Competenze digitali, una manna per i giovani: entro cinque anni saranno richieste a 1,5 milioni di lavoratori

Venerdì 29 Luglio 2022
Competenze digitali, una manna per i giovani: entro cinque anni saranno richieste a 1,5 milioni di lavoratori

Competenze digitali, una manna per i giovani: entro cinque anni saranno richieste a 1,5 milioni di lavoratori.

Le stime sono significative. Si prevede che nel 2022 in Italia si avrà una crescita della spesa in Information tecnology pari all'11% per un controvalore di 30 miliardi di euro (Centro studi del Sole 24 ore). «Una spesa essenziale - dice Mirko Domanti, sociologo ed esperto in Digital communication. Il futuro è proprio in questa direzione e se le aziende non si adeguano perdono appeal e fatturato».

Da qui l’idea di alcuni giovani siciliani di fondare Etna Digital Academy, una scuola di formazione che guarda in due direzioni: «Formiamo i giovani che vogliono intraprendere una carriera nel digitale - spiega Davide Faranda, Advertising manager - ed aiutiamo le aziende a migliorare le proprie prestazioni. Tra gli esempi virtuosi, c’è un'attività imprenditoriale che sforna prodotti tipici siciliani, e sfruttando gli strumenti messi a disposizione dalle piattaforme digitali, è riuscita ad aumentare il proprio fatturato del 220% ma soprattutto si è imposta anche al di là dell'Oceano».

Chi non si adegua alla rivoluzione in corso, rischia dunque di vedere la propria azienda perdere numeri. Questo vale soprattutto per le giovani generazioni. Secondo Unioncamere nei prossimi cinque anni le competenze digitali di base saranno richieste a circa 1,5 milioni dei lavoratori, pari al 56% delle opportunità di lavoro che si creeranno fra turnover e nuovi posti di lavoro. Ed entro il 2040 il 95% delle vendite avverrà attraverso l’e-commerce (fonte Nasdaq).

«Bisogna aggiornarsi - spiega Domanti - passare cioè da un assetto, diciamo così, classico, ad un approccio completamente digitalizzato. Noi lavoriamo per dare questo alle attività che si rivolgono a noi. Ma non basta, non tutti sono in grado di praticare il Digital marketing. Ognuno ha la propria professionalità e seguire il post-formazione è indispensabile per acquisire determinate competenze in ambito digitale. Un'azienda, dopo un processo di apprendimento, ora vende cassate e cannoli negli States. Senza dimenticare le nostre arance. Un'altra di noleggio di gru ha aumentato, grazie all’attività di advertising, il proprio fatturato del 530%».

Sono diversi i mercati conquistati grazie alle piattaforme digitali. Il che vuol dire contribuire a far crescere una terra dove il tasso di disoccupazione, specie quella giovanile, si attesta intorno al 40%. «Siamo alla svolta - dice Faranda – e qui si gioca una buona fetta del futuro delle prossime generazioni e noi abbiamo il dovere di indicare dove esiste un'alternativa al precariato o, peggio, alla mancanza di reddito. Sarà quindi il grado di conoscenza e di competenze che ognuno di noi ha in ambito digitale a fare la differenza».

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