Iva, piano per ridurla: si studia il calo a tempo per risollevare i consumi

Giovedì 18 Giugno 2020 di Luca Cifoni
Iva, piano per ridurla: si studia il calo a tempo per risollevare i consumi

«Il tema di valutare interventi anche sul lato della domanda per noi è presente, stiamo riflettendo e guardando cosa hanno fatto altri Paesi». C'è molta prudenza nelle parole del ministro Gualtieri, sollecitato dall'economista Guido Tabellini sulla temporanea riduzione dell'Iva adottata dalla Germania, nell'ambito del più recente pacchetto di stimolo all'economia. Il governo tedesco ha maggiore «fiscal space» margine di manovra, data una situazione di partenza molto più confortevole sul versante del debito pubblico. Ma l'idea di una spinta ai consumi per questa via viene presa in considerazione anche da noi, nell'ambito delle misure da adottare nelle prossime settimane; misure che comprendono pure l'estensione dell'attuale regime dei contratti a termine attivabili senza obbligo di causale e una nuova forma di decontribuzione per i rapporti a tempo indeterminato: tutte novità che avrebbero l'obiettivo di scongiurare un'ondata di licenziamenti con l'esaurimento della cassa integrazione e la fine del divieto di licenziamento (in vigore per ora fino al 17 agosto). Gualtieri è intervenuto in un dibattito all'edizione on line del festival dell'Economia di Trento.

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CAPOVOLGIMENTO
Dunque dopo anni in cui il tema era semmai un aumento dell'Iva su alcuni prodotti, lo tsunami del coronavirus - che ha già cancellato per sempre le onerose clausole di salvaguardia - capovolge la discussione inducendo l'esecutivo a ragionare su una misura di segno contrario, pur se temporanea. Ne parla apertamente Laura Castelli, viceministro dell'Economia, che ipotizza un regime transitorio fino a due anni. In Germania per la verità la misura ha una durata di sei mesi, dal primo luglio a fine anno. Prevede la diminuzione di tre punti (dal 19 al 16) dell'aliquota ordinaria e di due (dal 7 al 5) di quella ridotta, su una vasta gamma di prodotti dagli alimentari all'arredamento.
In Italia si parte da un livello più alto di tassazione, 22 per cento l'aliquota ordinaria e 10 quella ridotta applicata alla ristorazione e a una serie di prodotti alimentari non di primissima necessità. L'idea è un taglio anche più incisivo, ma le valutazioni sono ancora ad una fase preliminare. C'è naturalmente il nodo delle risorse, a cui ha fatto cenno lo stesso ministro dell'Economia, spiegando che nonostante i vari scostamenti di bilancio fin qui approvati le risorse non sono infinite e quindi «non si può fare tutto». Resta da capire se un intervento del genere - che riguarderebbe i settori più colpiti, dal turismo all'abbigliamento - potrebbe in qualche misura autofinanziarsi visto il calo dei consumi comunque in corso. In passato però coperture contabili di questo tipo non sono state ritenute ammissibili.
Sul fronte lavoro Gualtieri è stato più esplicito, sottolineando la necessità di dare un seguito all'attuale sospensione dell'obbligo di causale per i contratti a termine. L'idea è intervenire non solo sui rinnovi ma anche sui nuovi rapporti, da stipulare nei prossimi mesi, che potrebbero così durare due anni senza particolari vincoli. «In questo modo - ragiona Marco Leonardi, consigliere del ministro - le aziende nelle prossime settimane potrebbero fare i propri piani anticipando le assunzioni, per approfittare delle temporanea liberalizzazione».

L'OBIETTIVO
Sostenere l'occupazione ed evitare licenziamenti sarebbe anche l'obiettivo dell'esonero contributivo, da applicare per un periodo di alcuni mesi per le nuove assunzioni e per la conferma dei lavoratori in cassa integrazione nei settori maggiormente penalizzati dalla recessione in atto.

Non si tratterebbe dunque di una misura generalizzata e dovrebbe essere comunque accompagnata dall'impegno al mantenimento dei livelli occupazionali per un periodo più lungo. Il nodo è tutto qui: evitare che con l'estate esploda la mina dei licenziamenti, per il contemporaneo venir meno del divieto imposto con l'emergenza (che pure potrebbe avere qualche limitata e parziale proroga) e della cassa integrazione Covid, che attualmente può arrivare ad un massimo di 18 settimane.

Ultimo aggiornamento: 10:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA