Ita Airways, Mef conferma accordo con Lufthansa. «L'hub di Fiumicino avrà un ruolo centrale»

Giorgetti: «Siamo convinti che questa decisione consentirà al mercato dell'aviazione di svilupparsi nell'interesse dell'Italia»

Giovedì 25 Maggio 2023 di Umberto Mancini
Ita-Lufthansa, il Mef: «Firmato accordo per la cessione di una quota di minoranza al gruppo tedesco

Un matrimonio nell’interesse dell’Italia, che apre il mercato di Ita Airways e le consente di sopravvivere e quindi di crescere. Le nozze siglate ieri con Lufthansa, attese da cinque mesi, sono un punto a favore del governo e del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che le ha fortemente volute.

Un passaggio non banale e non scontate perché i tedeschi hanno trattato a lungo - soprattutto sul prezzo - ma alla fine hanno accettato il percorso tracciato dal Tesoro. 

Percorso che prevede, oltre all’aumento di capitale da 325 milioni riservato a Lufthansa per avere il 41% di Ita, anche il fatto che l’investimento sia finalizzato allo sviluppo della compagnia tricolore. All’interno dell’accordo il Mef (che avrà il 59%) si è impegnato a sua volta in un aumento di capitale di 250 milioni e ha concordato, insieme a Lufthansa, delle opzioni per consentire in un momento successivo «una potenziale acquisizione delle azioni rimanenti da parte del vettore tedesco». 

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IL PREZZO

Il prezzo di acquisto delle azioni rimanenti si baserà sullo sviluppo del business di Ita Airways. Non è escluso, a tutela della strategicità dell’asset, che una quota di minoranza possa restare in capo al Tesoro. Di certo sulle scelte chiave - ovvero su rotte, livelli occupazionali, difesa e valorizzazione del made in Italy - non ci saranno sconti. Anche se l’operatività e la gestione saranno tutta in mano tedesche.  Questo accordo - ha sottolineato Giorgetti che ha siglato ieri pomeriggio l’intesa con il ceo di Lufthansa Carsten Spohr - «segna la fine di un percorso nella storia della compagnia di bandiera nazionale, che ha portato alla prospettiva dell’integrazione con un importante vettore europeo. Con questo governo si scioglie un nodo che da trent’anni condiziona il mercato del trasporto aereo in Italia. Siamo convinti che questa decisione consentirà al mercato dell’aviazione di svilupparsi nell’interesse dell’Italia». A fine 2027 - dice sempre il Mef - Ita avrà 94 aeromobili rispetto ai 71 attuali. L’organico, per il quale è prevista quest’anno una crescita fino a 4.300 dipendenti per effetto delle 1.200 assunzioni in corso di finalizzazione, salirà a oltre 5.500 unità. Condiviso con il colosso di Francoforte il piano industriale della compagnia tricolore che prevede una crescita dei ricavi di 2,5 miliardi quest’anno e 4,1 miliardi nel 2027. 

L’HUB

Il riposizionamento strategico di Ita all’interno dell’alleanza consentirà di rafforzare maggiormente il traffico dell’hub di Fiumicino, che avrà un ruolo centrale nel modello del gruppo Lufthansa. Anche perché gli scali tedeschi sono vicini alla saturazione. Al Tesoro si sottolinea che «Ita continuerà ad essere la compagnia aerea di riferimento del Paese e a rappresentare con orgoglio l’Italia nel mondo, garantendo collegamenti all’interno del Paese e con il resto del mondo, supportando lo sviluppo dei flussi turistici e di business». Soddisfatto il top manager tedesco che da mesi tesse la trattativa. «L’accordo - dice - porterà a una situazione vantaggiosa per l’Italia, Ita Airways e Lufthansa. Ed è una buona notizia per i consumatori italiani e per l’Europa, perché una Ita più forte rafforzerà la concorrenza nel mercato italiano. Come giovane compagnia, con una flotta moderna e con un suo hub efficiente e in espansione a Roma, è la soluzione perfetta per il gruppo Lufthansa». «Ita - ha concluso Spohr- può trasformarsi in una compagnia aerea sostenibile e redditizia, collegando l’Italia con l’Europa e il mondo. Allo stesso tempo, questo investimento ci consentirà di continuare la nostra crescita in uno dei nostri mercati più importanti». Soddisfatti i sindacati, Fit-Cisl in testa, che ora vogliono avviare un confronto serrato per capire strategie e prossimi passi. Sulla stessa linea Fnta che chiede di conoscere il nuovo piano industriale. 

Dopo la firma, l’accordo sarà sottoposto al vaglio della Corte dei Conti e notificato alla direzione generale concorrenza della Commissione europea. Ma al di là delle tecnicalità, si apre una nuova pagina per la compagnia di bandiera italiana. Una storia, dalla nascita di Alitalia fino a Ita, lunga 77 anni e che ora prende un cammino diverso. L’avvio di una privatizzazione attesa da tempo che dovrà mettere in sicurezza il futuro attraverso l’integrazione in un network internazionale e il mantenimento della pari dignità tra i soci. 

Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 00:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA