Ita-Lufhtansa, cosa cambia? Nodo stipendi per piloti e hostess, più destinazioni e rotte per i passeggeri

Grazie alle sinergie si punta a ridurre i costi per l’acquisto del carburante e quelli dei biglietti

Venerdì 26 Maggio 2023 di Umberto Mancini
Ita-Lufhtansa, cosa cambia? Nodo stipendi per piloti e hostess, Più destinazioni e rotte per i passeggeri

Per capire i vantaggi reali per i passeggeri di Ita che saliranno a bordo dell’alleanza con Lufthansa bisognerà aspettare qualche mese. Di certo l’ingresso nella rete dei tedeschi, tra le più estese del pianeta, consentirà di poter raggiungere oltre 250 destinazioni rispetto alle 55 toccate da Ita. Ma se si sommano anche le rotte coperte dalle compagnie legate al colosso tedesco (Air Dolomiti, Austrian, Brussels, Swiss ed Edelweiss, Eurowings, Sunexpress) si arriva quasi a quota 400. 
Lufthansa procurerà quindi beneficio in termini operativi di indubbio valore.

Anche perché Ita, lasciata Sky Team, farà parte di Star Alliance, che comprende, ad esempio, Air China, Air India, Air Portugal, Asiana, Sas, Tai, Turkish Airlines e l’americana United. Insomma, l’offerta aumenterà in maniera consistente anche per far fronte a una domanda di trasporto aereo che sale a due cifre.

Ita-Lufthansa, i prezzi

Proprio il boom delle richieste e della voglia di viaggiare dopo lo stop legato alla pandemia non farà scendere i prezzi dei biglietti. Anzi. Per la stagione estiva si stima un incremento medio del 35% rispetto ad un anno fa. Una stangata che si aggiunge ai rincari di questi ultimi tre mesi che, su alcune tratte, hanno toccato fino al 140%. Molto dipenderà comunque dalla politica commerciale che Lufthansa e Ita vorranno adottare per conquistare nuove fette di mercato. Ma immaginare brusche riduzioni appare poco realistico. Anche perché il prezzo dei carburanti resta alto. Va detto però che proprio il numero uno di Lufthansa Carsten Spohr ha fatto capire che il balzo del greggio potrebbe essere più che compensato dalle sinergie nella gestione degli acquisti dei carburanti. Non solo. Vantaggi concreti potranno arrivare anche dai risparmi sul fronte delle manutenzioni dei velivoli e dei servizi ai passeggeri come la consegna bagagli. In un documento interno che Il Messaggero ha potuto visionare i tedeschi prevedono esplicitamente che questi accordi garantiranno dei benefici ai passeggeri. Nello specifico Ita Airways potrà vendere biglietti anche per i voli di Lufthansa e viceversa. Con gli accordi di code sharing che saranno ovviamente estesi alle altre compagnie di proprietà dei tedeschi. 
Il sistema integrato di vendita e un call center rinnovato potranno poi allargare la clientela, facendo crescere il fatturato delle compagnie. Se il colosso di Francoforte conta su oltre 105 mila dipendenti e nel 2022 ha generato ricavi per 33 miliardi di euro, Ita ha una flotta di 69 aerei e circa 4.000 dipendenti. Va detto subito che piloti e assistenti di volo di Lufthansa guadagnano in media i 20 per cento in più dei colleghi italiani e questo nonostante i recenti incrementi contrattuali. Sul punto non potrà che aprirsi una trattativa per tentare di allineare gli stipendi.
Un riequilibrio, fanno capire da Francoforte, che va legato al recupero di produttività. Lufthansa ha invece detto esplicitamente di voler andare avanti con il piano di assunzioni, circa 1.200, già previste per quest’anno dal vertice di Ita. Del resto proprio l’ad Fabio Lazzerini e il suo staff ha dato un forte impulso al vettore tricolore che, decollato il 15 ottobre del 2021, ha trasportato oltre 10 milioni di passeggeri e si è attestata ai vertici per l’indice di regolarità al 99,9%, e quello di puntualità. 

La capacità

A fine 2027 la compagnia tricolore prevede poi l’operatività di 94 aeromobili con un’età media di cinque anni, che garantirà l’ottimizzazione dei consumi e dell’impatto ambientale. L’organico, per il quale è prevista quest’anno una crescita fino a 4.300 dipendenti salirà a oltre 5.500 unità al termine del piano industriale.

Ultimo aggiornamento: 09:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA