Pensioni. Con il contratto di espansione - e relativo scivolo pensionistico - messo in soffitta, quali sono le opzioni che restano alle imprese che vogliono accompagnare i dipendenti alla pensione? Confermata per il 2024 l’isopensione, scivolo che si aggiunge all’assegno straordinario erogato dai fondi di solidarietà.
Ma cos'è l'isopensione? Attiva dal 2013 è il cosiddetto esodo dei lavoratori anziani, introdotto dalla riforma Fornero, che può essere utilizzato solo da aziende che occupano più di 15 dipendenti.
Isopensione, come funziona
L'isopensione permette un anticipo dell'età pensionabile sino ad un massimo di 4 anni rispetto alla normativa Fornero. Conditio sine qua non è che l'azienda esodante corrisponda, con oneri interamente a suo carico, un assegno ai lavoratori di importo equivalente alla pensione (l'assegno prende il nome di isopensione) per l'intero periodo di esodo, sino al perfezionamento dei requisiti per il pensionamento.
Il periodo è stato esteso temporaneamente, dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2026, a sette anni. L'azienda dovrà versare, oltre all'assegno, anche la relativa copertura contributiva (cioè la contribuzione correlata), utile a garantire ai lavoratori la copertura pensionistica fino al raggiungimento del diritto all'assegno di quiescenza definitivo.
I requisiti (anche nel 2024)
Possono accedere alla possibilità di stipulare un accordo con l'azienda solo i lavoratori cui manchino al massimo, 4 anni (7 anni dal 2018 al 2026) per l'accesso sia alla pensione di vecchiaia che alla pensione anticipata. Un'azienda che voglia il massimo scivolo a sette anni nel 2024 può teoricamente aderire un lavoratore con 60 anni e 4 mesi di età e che, pertanto, otterrebbe la pensione di vecchiaia nel 2031 a 67 anni e 4 mesi di età. Lo strumento non può essere utilizzato per l'erogazione della pensione con quota 103.
Gli assegni
Il lavoratore riceve un assegno che lo accompagnerà alla pensione. Il valore è pari all'importo del trattamento pensionistico che spetterebbe al momento di accesso alla prestazione esclusa la contribuzione figurativa correlata che il datore di lavoro si impegna a versare per il periodo di esodo. L'isopensione, quindi, avrà un vaolore leggermente inferiore all'importo di pensione che il lavoratore percepirà alla cessazione dell'assegno in quanto carente della contribuzione correlata.
Eventuali benefici pensionistici utili per il diritto e la misura, previsti da specifiche disposizioni legislative (ad esempio: maggiorazione del periodo di servizio effettivamente svolto da soggetti portatori di invalidità superiore al 74%, benefici amianto, ecc.) devono essere comunque valutati ai fini del diritto e della determinazione dell’importo pensionistico.