Isee 2023, tutto quel che c'è da sapere: le novità, l'iter telematico e i termini di scadenza per l'anno nuovo

La legge di Bilancio 2023 ha introdotto anche una serie di modifiche alla disciplina che riguarda l’Isee

Martedì 17 Gennaio 2023
La legge di Bilancio 2023 ha introdotto anche una serie di modifiche alla disciplina che riguarda l’Isee

Per chi ha ricevuto l'attestazione Isee 2023 ci sono diverse misure legate all'Indicatore della Situazione Economica Equivalente: dal Reddito di cittadinanza all’assegno unico, fino al bonus sociale. Dopo il rilascio cosa bisogna fare? Lo si deve comunicare, ad esempio, all’Inps così che possa ricalcolare gli importi delle prestazioni percepite.Molto dipende dal tipo di bonus o agevolazione, nonché se si tratta di prima richiesta oppure qualora se ne risulti già percettore.

Vediamo quali sono i passi da seguire una volta ottenuto il nuovo Isee a seconda della misura d’interesse.


Novità Isee

La legge di Bilancio 2023 ha introdotto anche una serie di modifiche alla disciplina che riguarda l’Isee, dando priorità la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) precompilata messa a disposizione dall’Inps.

Nel testo, infatti, si legge: «A decorrere dal 1° luglio 2023, la presentazione della Dsu da parte del cittadino prioritariamente avviene in modalità precompilata, fermo restando la possibilità di inoltrarla anche per via ordinaria».

Quando presentare l’Isee per l’assegno unico 2023?

Chi, entro la data del 1º marzo, avrà già presentato l'Isee 2023 riceverà l'importo base e la maggiorazione senza interruzioni. Per chi non lo avesse fatto, dalla mensilità di marzo verrà erogato l'importo minimo, ma si avrà diritto il riconoscimento degli arretrati presentando l'Isee 2023 entro il 30 giugno.

Quando si può fare il nuovo Isee?

Il 31 dicembre 2022 sono scaduti tutti i modelli elaborati durante l’anno appena finito, da gennaio 2023 sarà possibile elaborare l'Isee 2023 che, tuttavia, può essere richiesto in qualunque momento dell'anno, quando serve per presentare una domanda di agevolazione.

Quanto dura la certificazione Isee?

L’attestazione Isee vale fino al 15 gennaio dell’anno successivo a quello in cui è stata fatta. Quindi non è detto che duri 12 mesi, dipende da quando viene rilasciata.

Documenti Isee 2023

Ricordiamo che la Dichiarazione Sostitutiva Unica è una dichiarazione del cittadino residente in Italia, il quale si assume la responsabilità, anche penale, di quanto dichiarato. Il “dichiarante” pertanto prima di sottoscrivere il modello deve leggerlo attentamente verificando la correttezza dei dati inseriti, sia inerenti i suoi redditi che quelli del suo nucleo familiare. Nella Dsu entrambi i coniugi ed i figli minori devono essere sempre presenti nel nucleo familiare dichiarato, anche se hanno residenze diverse. I figli fiscalmente a carico rientrano nel nucleo familiare, anche con residenza diversa, purché abbiamo un’età inferiore a 26 anni alla data di sottoscrizione della DSU. La nuova normativa prevede che per l’elaborazione del modello Isee si dichiarino tutti i redditi percepiti due anni prima (es. isee 2023 redditi 2021) compresa la situazione patrimoniale mobiliare ed immobiliare (es. isee 2023: possesso fabbricati al 31/12/2021, saldo c/c al 31 dicembre 2021.

 

Elenco dei documenti

Documento d’identità in corso di validità.
Cellulare, riferimento e-mail titolare della richiesta.
Autocertificazione stato di famiglia (come risultante al momento della presentazione della richiesta).
Codice fiscale di ogni componente il nucleo familiare (anche per coniuge e figli fiscalmente a carico con diversa residenza)
Certificazioni attestanti il riconoscimento d’invalidità se presenti nel nucleo familiare.
Dichiarazione dei redditi 730/Redditi P.F. di tutti i componenti il nucleo familiare (riferita ai redditi di due anni prima es. ISEE 2023 redditi 2021) e relative C.U.
Certificazione di tutti i redditi percepiti due anni prima la richiesta (es. per ISEE 2023 certificazioni emesse nel 2022 per i redditi 2021): C.U. certificazioni riferite a collaborazioni occasionali, sportive, dottorati di ricerca, borse di studio, indennità esenti irpef erogate da Enti diversi dall’Inps, assegno di mantenimento percepito dai figli in seguito a separazione, certificazioni redditi percepiti all’estero o percepiti da Organismi come il Vaticano, Fao, contributo per retta presso casa di riposo se l’erogazione non è collegata ad invalidità, ecc.
Autocertificazione importo assegno familiare percepito 2 anni prima della richiesta (es. per isee 2023 importo percepito nel 2021) se presente lavoratore dipendente della Pubblica Amministrazione.
Redditi mobiliari posseduti alla data del 31 dicembre di 2 anni prima della richiesta da tutti i componenti del nucleo familiare (es. ammontare del saldo e giacenza media dei conti correnti bancari e/o postali, libretti postali); ammontare dei capitali investiti in BOT,CCT, azioni, fondi di investimento, buoni fruttiferi; ammontare dei premi assicurativi sulla vita versati dalla data della stipula e fino al 31 dicembre dei 2 anni precedenti la richiesta). È necessario il codice fiscale dell’op. finanziario e il numero identificativo del rapporto.
Redditi mobiliari: nel caso di partecipazioni in società o attività da lavoro autonomo compilare anche lo schema presente nel retro di questo foglio. Reddito dominicale dei terreni se agricoli, posseduti da ogni componente il nucleo familiare al 31 dicembre di 2 anni precedenti la richiesta. Se i terreni sono edificabili serve il valore imponibile ai fini IMU.
Rendita catastale dei fabbricati posseduti da ogni componente il nucleo familiare al 31 dicembre di 2 anni precedenti la richiesta, valore ai fini IVIE per immobili all’estero.
Ammontare del capitale residuo alla data del 31 dicembre di 2 anni precedenti la richiesta, sui mutui contratti per l’acquisto di fabbricati (valore riportato sul piano di -ammortamento).
Contratto di locazione registrato in corso di validità.
Targa Auto, Motoveicoli di cilindrata 500 cc e superiore, navi ed imbarcazioni da diporto, posseduti alla data di presentazione, da tutti i componenti del nucleo familiare
 

Nel caso di Isee per richieste inerenti, figli minori, le informazioni suddette sono necessarie per entrambi i genitori anche se non sono coniugati ed hanno residenze distinte.

Reddito di cittadinanza, cosa fare 

Nella maggior parte dei casi l’Inps acquisisce automaticamente la nuova attestazione, senza quindi che l’interessato ne debba dare comunicazione.

Lo stesso vale per il Reddito di cittadinanza, per il quale è necessario aggiornare l’Isee entro il 31 gennaio prossimo, pena la sospensione dei pagamenti; non servirà quindi darne comunicazione all’Inps in quanto sarà l’Istituto ad acquisire automaticamente la nuova attestazione così da effettuare le dovute verifiche.

Ricordiamo, infatti, che dopo il rinnovo dell’Isee scatta un meccanismo in cui l’Inps valuta se il nucleo familiare è ancora in possesso dei requisiti per beneficiare del Rdc, e in tal caso ne effettua un ricalcolo sulla base dei nuovi parametri reddituali.

Attenzione però, non sempre rinnovare l’Isee è sufficiente: infatti, qualora tra la precedente e la nuova attestazione ne risulti una variazione del nucleo familiare sarà necessario anche presentare una nuova domanda (eccetto quando la differenza sia motivata da nascita o morte di un componente).

Assegno unico, i passi da seguire

Lo stesso discorso vale per l’assegno unico universale, misura che seppure spetti a tutte le famiglie è legata all’Isee, in quanto l’importo accreditato dipende dal valore dell’attestazione.

Per l’assegno unico il rinnovo dell’Isee va fatto entro il 28 febbraio di ogni anno: una volta rilasciato, però, non ne va data comunicazione all’Inps, né tantomeno devono presentare nuovamente domanda coloro che già ne risultano beneficiari.

È però necessaria la comunicazione all’Inps nel caso in cui dopo la prima domanda dovessero esserci state delle variazioni tali da inficiare sull’importo dell’assegno, come ad esempio la nascita di un figlio. Infatti, anche se tali variazioni dovessero risultare dall’Isee aggiornato, l’Inps non le prenderà comunque in considerazione senza che l’interessato ne abbia dato separata comunicazione secondo le modalità indicate dall’Istituto.

Il Bonus sociale

Anche il bonus sociale, ossia lo sconto sulle bollette di luce e gas, dipende dall’Isee: a tal proposito, a poterne beneficiare nel 2023 sono coloro che hanno un Isee fino a 15.000 euro, oltre a dover soddisfare un’altra serie di requisiti.

Anche in questo caso l’Isee viene acquisito automaticamente dall’Inps. Inoltre, è bene sottolineare che non va fatto nulla per richiedere il bonus sociale, in quanto la procedura è automatica. Quindi, una volta presentata la Dsu, e qualora si risulti in possesso dei requisiti, lo sconto in bolletta verrà applicato d’ufficio.

Isee basso? Ecco cosa fare

Se l’Isee dovesse essere basso allora è possibile fare domanda di una serie di bonus e agevolazioni qualora non se ne usufruisca ancora. Come visto sopra non è necessario presentare domanda per il bonus sociale; diverso il caso del Reddito di cittadinanza qualora non se ne risulti già percettori, per il quale - con Isee inferiore a 9.360 euro più un’altra serie di requisiti - è ancora possibile farne richiesta.

Ricordiamo però che, eccetto il caso dei nuclei familiari con minori, over 60 o disabili, nel 2023 il beneficio può essere percepito per un massimo di 7 mesi. Dal 2024, invece, non se ne potrà più beneficiare in quanto verrà sostituito da un’altra misura.

Serve la domanda anche per l’assegno unico (eccetto il caso in cui non se ne sia già beneficiari), come pure per il bonus nido (per cui si attende ancora il via libera da parte dell’Inps) o anche per l’assegno maternità erogato dai Comuni.

E con l’Isee basso si può usufruire anche di agevolazioni in ambito scolastico e universitario: ad esempio, il decreto ministeriale n. 390 del 19 aprile 2019 sancisce l’esonero totale dal pagamento delle tasse scolastiche per gli studenti con Isee inferiore a 20.000 euro che si iscrivono al quarto e quinto anno della scuola superiore. In tal caso, ovviamente, servirà comunicare (basta un’autocertificazione) il valore dell’Isee alla scuola.

Lo stesso vale per chi vuole risparmiare sulle tasse universitarie: in tal caso c’è il cosiddetto Isee università da comunicare all’ateneo (ma va detto che ci sono Università che lo acquisiscono automaticamente).

Isee alto? Cosa fare

C’è poi da valutare la possibilità di abbassare l’Isee qualora l’attestazione 2023, ma riferita al periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, risulti troppo alta per accedere a bonus e agevolazioni.

In tal caso, una volta ottenuto l’Isee, si può prendere in considerazione la possibilità di richiedere un Isee corrente, per il quale si guarderà alla situazione economica, tanto reddituale quanto patrimoniale, riferita agli ultimi 12 mesi.

Si tratta quindi di un’ottima soluzione per abbassare l’Isee, a cui ricorrere qualora tra il 2021 e il 2022 ci sia stato un peggioramento della propria situazione lavorativa e, di conseguenza, reddituale.

 

Ultimo aggiornamento: 18:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA