Infrastrutture, sulle opere si accelera: commissari revocabili in caso di nuovi ritardi

Lunedì 21 Settembre 2020 di Umberto Mancini
Il ministro Paola De Micheli

Il decreto di nomina dei commissari straordinari dovrebbe arrivare alla fine del mese. Insieme, anzi subito dopo, all'elenco aggiornato delle opere pubbliche considerate strategiche dal governo. E quindi da sbloccare rapidamente dopo anni di oblio, pastoie burocratiche, ricorsi al Tar, tentennamenti di ogni tipo. Non è escluso però che la partita tra Pd e 5Stelle, sopratutto dopo l'esito delle elezioni regionali e del referendum, finisca per allungare ancora di più i tempi, visto che la scelta dei super commissari a cui affidare la gestione e il completamento delle infrastrutture implica una condivisione di fondo su profili, professionalità, competenze.

Infrastrutture, il viceministro Cancelleri: «Grandi opere come a Genova, commissari anche per Roma»

Fino ad oggi un accordo di massima è stato trovato solo su alcune figure, ovvero sui nomi degli ad di Rfi (Maurizio Gentile) e Anas (Massimo Simonini) e che, almeno nelle intenzioni delle ministra dei Trasporti Paola De Micheli dovrebbero occuparsi rispettivamente di ferrovie e strade. Gli interventi urgenti dovrebbero essere oltre cinquanta ma la lista finale, come accennato, ancora non c'è. Con ogni probabilità non sarà però necessario nominare altrettanti commissari perché ci saranno degli accorpamenti. Di certo il raggio di azione, vista l'ampia discrezionalità e i poteri attribuiti, sarà attentamente controllato dal Mit, mentre il vice ministro per le Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, ha ottenuto una delega specifica delega sulla materia. «Fisseremo - dice al Messaggero - un crono programma rigido e verificheremo il lavoro dei commissari passo dopo passo, per evitare ritardi o perdite di tempo. Su questo fronte ci giochiamo molto e tutto va fatto nella massima trasparenza».

Appena varato il Dpcm con l'elenco dei commissari, verrà anche messa a punto una particolare procedura per supervisionare lo stato di avanzamento dei lavori, i tempi di realizzazione, le eventuali criticità. E se qualche commissario non rispetterà la tabella di marcia potrà, dopo una serie di warning, essere sostituito.
Anche per questo motivo, per evitare frizioni politiche, l'orientamento è quello di affidare a dei tecnici il compito, non includendo tra i possibili commissari sia i presidenti di Regione che i sindaci in carica.

Una regola generale su cui sia i dem che i 5Stelle pare abbiano trovato la quadra. Insomma, la Raggi, salvo sorprese, non potrà fare il commissario straordinario come il sindaco Marco Bucci di Genova al quale fu affidato, come si ricorderà, la ricostruzione del ponte Morandi. Non le sarà affidata cioè la responsabilità sulla Metro C o sul rifacimento della Salaria, tanto per citare due delle più importanti opere da far marciare rapidamente nella Capitale. Stesso discorso vale per il presidente siciliano Musumeci e per altri esponenti politici.
Spetterà comunque a Palazzo Chigi, d'intesa con i ministeri interessati, tirare le fila visto che i commissari finiranno con il gestire anche una parte dei soldi del Recovery fund.

LA PLATEA
Complessivamente ci saranno una quindicina di interventi sul fronte delle le opere ferroviarie e altrettanti per quelle stradali. Tra le più importanti ci sarebbero la linea Fortezza-Verona (3,3 miliardi), la Venezia-Trieste (2,2 miliardi), il completamento della Genova-Ventimiglia (1,5 miliardi). Per quanto riguarda le strade, nell'elenco preparato dalla De Micheli spiccano la messa in sicurezza della A24 Roma-L'Aquila e della A25 Roma-Pescara (in tutto oltre 3 miliardi), la Jonica (1,3 miliardi), la Metro C di Roma. C'è poi una importante opera portuale come la diga foranea di Genova (1 miliardo) e, pare, anche la Gronda, adesso in capo ad Aspi. Secondo l'Ance, il costo complessivo per queste strutture si aggira intorno ai 45 miliardi. A fine settembre, ma più realisticamente ad ottobre, Conte firmerà il Dpcm contenente il solo elenco delle opere considerate strategiche e da sbloccare. Subito dopo, sempre con un Dpcm, saranno assegnati i commissari che dovranno superare il vaglio delle commissioni parlamentari. L'obiettivo è non andare oltre novembre, ma visti i continui slittamenti nulla può essere escluso. Del piano sulle opere prioritarie si parla da prima dell'estate. A Maurizio Gentile, ormai in uscita di Rfi, oltre alle ferrovie Napoli-Bari e Catania-Messina-Palermo, dovrebbe essere affidata la messa in sicurezza della A24 e A25.
 

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