Inflazione, quanto erode i risparmi e come si può investire per cercare di attenuare le perdite

A luglio i prezzi sono cresciuti del 7,8%. Se a questo incremento si aggiunge il 2,6% registrato nel 2021, ecco che si arriva a una crescita superiore al 10%

Lunedì 29 Agosto 2022
Inflazione, quanto erode i risparmi e come si può investire per cercare di attenuare le perdite

Oltre il 10%. Con l'inflazione alle stelle di questi mesi, spinta soprattutto dal caro energia, è quanto si può stimare che abbiano perso in due anni in termini di potere di acquisto i capitali lasciati immobilizzati sui conti correnti. Il carovita è una tassa occulta che pesa sui redditi delle famiglie e sui risparmi.

A luglio i prezzi sono cresciuti del 7,8% e si può stimare che in media nel 2022 la variazione si attesti intorno all'8%. Se a questo incremento si aggiunge il 2,6% registrato nel 2021, ecco che si arriva a una crescita superiore al 10%.

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La liquidità

Un aumento che dovrebbe scoraggiare il parcheggio della liquidità sui conti correnti. Ma gli italiani invece non sembrano curarsene troppo visto che il denaro depositato sui conti correnti, e addirittura il contante conservato a casa, continuano a crescere. Secondo l'ultimo rapporto pubblicato a luglio dall'Abi (l'associazione che riunisce le banche italiane), i depositi da clientela residente hanno registrato, a giugno 2022, una crescita su base annua del 3,3%, con un aumento in valore assoluto di 58,6 miliardi di euro, portando l’ammontare totale a 1.840,7 miliardi. Secondo uno studio del sindacato dei bancari Fabi inoltre in 10 anni il contate posseduto dalle famiglie ha fatto segnare un progresso di 509 miliardi (+45%) superando quota 1.600 miliardi.

Le opzioni

Ecco che per tutelare almeno in parte i soldi dall'erosione dell'inflazione potrebbe essere ragionevole spostare una parte della liquidità investita sul conto corrente su qualche prodotto di risparmio alternativo. Con l'inflazione così alta (7,8% la crescita annua a luglio) non è facile trovare alternative, soprattutto se non si vuole rischiare. Ma qualche possibilità per contenere l'erosione si può trovare. Si va dai conti di deposito (ce ne sono diversi sul mercaro e possono rendere fino a oltre il 2%) ai buoni fruttiferi postali (i cui rendimenti sono stati appena aumentati proprio per le mutate condizioni di mercato).

I titoli di Stato

Si può puntare anche sui titoli di Stato italiani con durata lunga per strappare rendimenti un po' più alti (il tasso sul decennale ora è salito oltre il 3,5%), anche se le turbolenze sui mercati potrebbero far oscillare anche ampiamente le quotazioni. Ma se si è disponibili ad aspettare la scadenza la restituzione del capitale è garantita dallo Stato.

Le azioni

Se la propensione al rischio è alta, se cioè si è disposti a rischiare di perdere il capitale, si può pensare anche all'investimento azionario, sia con il fai da te, cioè scegliendo i titoli su cui investire, oppure affidandosi a un fondo comune di investimento. C'è anche l'opzione di un Etf, un prodotto di risparmio che ricalca passivamente l'andamento di un indice (per esempio quello della borsa italiana o delle borse mondiali) che ha costi ridotti e spesso fa meglio dei fondi gestiti invece attivamente.

Le criptovalute

Per chi ama le scommesse ci sono anche le criptovalute come il Bitcoin ma le oscillazioni negli ultimi tempi sono state molto vaste e a volte anche violente. Non sono adatte per chi non ama il rischio. Basta considerare che oggi il Bitcoin è tornato sotto la soglia dei 20.000 dollari, un calo di oltre il 60% rispetto al record segnato nel novembre 2021. Considerando solo quest'anno la criptovaluta ha perso metà del proprio valore.

Ultimo aggiornamento: 18:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA