Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, cosa si aspetta dalle misure del governo?
«La recrudescenza della pandemia, a causa della variante Omicron, sta già provocando pesanti impatti su tanti settori del terziario di mercato. In particolare sulla filiera turistica. Sono a rischio chiusura migliaia di imprese: dagli alberghi alle agenzie di viaggio, dai tour operator alla ristorazione e all'intrattenimento con la situazione drammatica delle discoteche. Occorre - più che urgentemente - un nuovo ciclo di cassa integrazione Covid con efficacia retroattiva dal primo gennaio».
L'aumento dei prezzi a causa della fiammatta dei costi legati all'energia complica il quadro?
«Certo.
Bollette e ristori, sei miliardi dal governo. E spunta un bond per il caro energia
Come?
«Va avviata la riforma della struttura della bolletta elettrica, anche affrontando il nodo degli oneri generali di sistema. E vanno messe in campo misure per compensare gli impatti negativi dell'aumento dei prezzi dei carburanti su tutta la filiera del trasporto e della logistica. E' necessario un percorso di transizione energetica che consenta di tenere insieme innovazione tecnologica, rispetto dell'ambiente, benefici occupazionali ed economici per cittadini e imprese. E va attentamente valutato l'impatto del pacchetto europeo Fit for 55 per la riduzione del gas serra. Vi è infatti il rischio che, in assenza di correttivi, i costi della transizione risultino insostenibili per il sistema delle imprese».
C'è poi il tema della moratoria dei prestiti bancari da rinnovare?
«La nuova ondata Covid, il caro energia senza precedenti e l'inflazione vanno ad impattare sui già pesanti impegni finanziari assunti dalle imprese nel biennio della pandemia. Una situazione allarmante che rilancia l'esigenza di rafforzare gli strumenti di garanzia dei prestiti e delle moratorie per le rate in scadenza. La priorità è certamente quella di estendere la moratoria dei debiti bancari avviata con il decreto Cura Italia. Un impegno che va rapidamente negoziato anche a livello europeo con l'Eba, l'autorità bancaria competente. L'obiettivo deve essere quello di ridare ossigeno alle imprese per superare questa nuova, e in parte inaspettata, emergenza sanitaria, come chiesto anche dall'Abi».