Governo, Meloni verso l'incarico: attesa per lista ministri

Venerdì 21 Ottobre 2022
Governo, Meloni verso l'incarico: attesa per lista ministri
(Teleborsa) - Giorgia Meloni annuncia che salirà al Colle insieme a tutta la coalizione del centrodestra, dicendosi "pronta a dare all'Italia un Governo", con l'incarico che potrebbe arrivare già nel tardo pomeriggio di oggi per sciogliere la "riserva" in serata al più tardi domani, sabato 22 ottobre. Così da giurare nel Salone delle Feste entro domenica.


Obiettivo è presenziare nelle vesti ufficiali da Premier all' incontro con Emmanuel Macron, in programma lunedì. E ribadire fedeltà a Nato e Ue nella telefonata con Volodymyr Zelensky, programmando anche un viaggio in Ucraina.

Prima però bisogna fare chiarezza sulla lista dei Ministri, passaggio che fin qui ha "bloccato" il meccanismo. In bilico c'è ancora la casella della Giustizia: alla fine dovrebbe spuntarla Carlo Nordio - con buona pace di Silvio Berlusconi - ed Elisabetta Casellati che potrebbe andare alle Riforme. Tiene - nonostante le polemiche - il nome di Tajani agli Esteri ma potrebbe saltare all'ultimo.

Salvini alle Infrastrutture e Giancarlo Giorgetti all'Economia con Piantedosi destinato al Viminale e Roberto Calderoli agli Affari Regionali. Per il Lavoro c'è il nome tecnico, quello di Marina Calderone.

Ieri, intanto, nel primo giorno di consultazioni è stata l'opposizione ad occupare la scena trasmettendo al presidente Sergio Mattarella una serie di forti preoccupazioni per il governo di centrodestra che si sta costruendo.

L'allarme che tutti hanno lanciato è soprattutto sul rispetto dei diritti, a partire dall'aborto mentre gli audio rubati di Silvio Berlusconi si traducono in un fuoco di sbarramento per Antonio Tajani che tutte le indiscrezioni vogliono alla guida della Farnesina. Inconcepibile, attacca Carlo Calenda ricordando che l'ex presidente del Parlamento europeo è un uomo del Cavaliere e in quanto tale non è raccomandabile metterlo alla guida della Farnesina mentre la guerra in Ucraina infuria.

"Se il ministro degli Esteri è espresso da una forza politica che con il suo capo più volte ha definito l'invasione russa una risposta alla provocazione ucraina per portare persone per bene al governo di Kiev a fronte delle bombe e dei morti non è concepibile", afferma dopo il colloquio con Mattarella. Ancora più duro Giuseppe Conte che sale allo studio "alla Vetrata" dopo il leader di Azione: "il M5s ha espresso forte perplessità a Mattarella che il dicastero della Farnesina, così centrale, possa essere affidato a un esponente di Fi". Non cita Tajani il segretario del Pd, Enrico Letta, ma racconta di aver espresso a Mattarella "forte preoccupazione per le gravissime parole di Berlusconi" che rappresentano un grave vulnus".
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