Governo, al via la XIX legislatura: Mattarella riceve La Russa. Domani test di coesione alla Camera

Giovedì 13 Ottobre 2022
Governo, al via la XIX legislatura: Mattarella riceve La Russa. Domani test di coesione alla Camera
(Teleborsa) - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale il nuovo presidente del Senato della Repubblica, il senatore Ignazio La Russa. "Presidente buon lavoro" è stato, secondo quanto riporta l'Agi, il saluto rivolto da Mattarella al neo eletto alla guida di palazzo Madama. "Quale onore – ha replicato La Russa –. Che onore mi hai fatto ricevendomi, detto da te vale quattro volte".

Mentre al Senato è caccia ai 16 franchi tiratori che, conti alla mano, hanno contribuito in maniera decisiva all'elezione alla prima seduta di Ignazio La Russa alla presidenza, nonostante l'assenza di 16 senatori d Forza Italia, nel centrodestra lo strappo di Forza Italia pesa sui prossimi step per la formazione del Governo. Se da una parte Silvio Berlusconi continua a ribadire la propria insoddisfazione per il "metodo" usato, ovvero per i veti su alcuni nomi per il Governo, a cominciare da quello di Licia Ronzulli, la leader di Fratelli d'Italia e futura premier, Giorgia Meloni, rimane sulle sue posizioni: "la trattativa non si riapre". Secondo quanto emerso da uno scatto rubato, mandato in onda da Enrico Mentana al tg de 'La7', i cinque-sei nomi azzurri che Silvio Berlusconi immagina nella squadra del governo Meloni sarebbero: Antonio Tajani, Anna Maria Bernini, Licia Ronzulli, Elisabetta Alberti Casellati, Maurizio Gasparri e Alessandro Cattaneo. Una lista non condivisa da Meloni. La decisione non è ancora ufficiale ma Forza Italia – spiegano all'Ansa fonti del partito – starebbe valutando di andare da sola alle consultazioni al Quirinale che il presidente della Repubblica avvierà per la formazione del governo.

Dopo la terza fumata nera per l'elezione del presidente della Camera, l'Aula tornerà a riunirsi domani per la quarta votazione alle 10,30. I deputati presenti sono stati 377, nessun astenuto, 252 era la maggioranza richiesta. Hanno ottenuto voti: Casu 3, Molinari 2, dispersi 7, 357 le schede bianche, nulle 8. La maggioranza richiesta al quarto scrutinio è quella assoluta dei componenti, quindi servono 201 voti per eleggere la terza carica dello Stato. Il centrodestra unito dispone di 237 voti, sulla carta. Matteo Salvini ha fatto sapere che è Lorenzo Fontana, già vicepresidente della Camera, il nome proposto dalla Lega per la presidenza della Camera, al posto di Riccardo Molinari. "Ho chiesto a Riccardo Molinari la disponibilità a proseguire il suo mandato da capogruppo della Lega a Montecitorio, nonostante avesse tutte le carte in regola per fare il Presidente della Camera – ha fatto sapere Salvini –. Molinari è stato e sarà il miglior capogruppo possibile, ruolo per me politicamente più rilevante per i prossimi cinque anni". Giancarlo Giorgetti, altro nome considerato per la terza carica dello Stato, – spiega la Lega in una nota – "ha rimesso a Salvini la decisione per un eventuale incarico nel futuro governo di centrodestra".

"Vediamo domani, mai mettere il carro davanti ai buoi" ha commentato Fontana, lasciando il gruppo leghista e rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un pronostico sul voto di domani alla presidenza della Camera.

Una volta archiviata la partita sulle presidenze delle Camere si entrerà nel vivo della formazione del Governo. Le consultazioni al Quirinale – secondo le ipotesi – non prenderanno il via prima del 19 ottobre
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