Generali, meno utili nei sei mesi: forte perdita del patrimonio netto

I profitti in caduta da 1,54 miliardi a 1,40 miliardi hanno spinto le vendite sul titolo che ha perso l’1,9%

Martedì 2 Agosto 2022 di Christian Martino
Generali, meno utili nei sei mesi: forte perdita del patrimonio netto

Semestre negativo per Generali, che ieri in Borsa ha chiuso in ribasso dell’1,9% a 14,60 euro dopo aver aperto la seduta in rosso di quasi il 3%.

Nei primi sei mesi del 2022 la compagnia triestina ha realizzato un utile netto di 1.402 milioni contro i 1.540 milioni del giugno 2021 (-9%), un utile per azione di 0,89 euro contro 0,98 euro dello scorso anno (-9,30%) e un patrimonio netto ridotto a 19,078 miliardi da 29,308 miliardi con una perdita pertanto del 34,9% rispetto al dato nel bilancio del 31 dicembre 2021. È soprattutto su queste tre grandezze in perdita - fortemente in perdita per quanto riguarda il patrimonio netto – che ieri mattina si è focalizzato l’interesse degli operatori determinando l’andamento negativo del titolo per tutta la seduta. 

GOVERNANCE COMPLETATA 

Dopo l’esame del bilancio semestrale, il consiglio di amministrazione delle Generali ha integrato i comitati consiliari dove entrano i tre consiglieri della lista Caltagirone: Flavio Cattaneo partecipa al Comitato parti correlate e investimenti, di cui è presidente; Marina Brogi partecipa al Comitato controllo e rischi, remunerazioni, nomine e corporate governance; infine Stefano Marsaglia, cooptato in cda al posto del dimissionario Francesco Gaetano Caltagirone, è stato inserito nel Comitato per l’innovazione e la sostenibilità sociale e ambientale: in quest’ultimo comitato figurano inoltre il presidente Umberto Malesci, Alessia Falsarone, Antonella Mei-Pochtler.

VIA AL RIACQUISTO TITOLI

Si segnala infine che Generali ha avviato il riacquisto di azioni proprie (buyback) in esecuzione della delibera dell’assemblea degli azionisti del 29 aprile, che ha autorizzato l’ acquisto e la disposizione di azioni proprie, ai fini dell’annullamento e in una o più volte, per un esborso complessivo massimo di 500 milioni di euro e per un numero massimo di azioni corrispondente al 3% del capitale per un periodo sino al 29 ottobre 2023.
 

Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 14:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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