Generali, Luciano Cirinà: nel ruolo di “pilone” è diventato campione nelle polizze dell’Est

Appassionato di rugby, da Vienna ha ristrutturato e rilanciato molte attività della compagnia

Sabato 26 Marzo 2022 di Maurizio Crema
Generali, Luciano Cirinà: nel ruolo di “pilone” è diventato campione nelle polizze dell’Est

Anzitutto competente.

Di sicuro manager tra i più apprezzati nel settore assicurativo. Infine, legatissimo a Trieste, dove è nato il 9 luglio del 1965, anche se da tempo prestato alla Mitteleuropa. Grande appassionato di rugby (il suo sport in gioventù, ha giocato anche nel massimo campionato italiano nelle fila del San Donà) e di cucina, con un debole per quella messinese in omaggio alle origini delle sua famiglia. Luciano Cirinà, il top manager delle Generali candidato da Francesco Gaetano Caltagirone al ruolo di amministratore delegato al posto di Philippe Donnet, è un professionista delle assicurazioni noto in mezza Europa quale profondo conoscitore della compagnia italiana che a fine aprile affronterà la prova più importante della sua carriera professionale.

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Per molti osservatori e suoi colleghi è l'espressione di un orgoglio manageriale tutto triestino che ha deciso con grande coraggio (una qualità che gli è stata riconosciuta ieri proprio da Caltagirone di fronte a decine di analisti) di giocare le sue carte in prima persona per un nuovo futuro delle Generali. Cirinà, carriera trascorsa in gran parte all'estero fra Vienna e Praga, viene raccontato dagli amici di gioventù come uno capace di buttarsi nelle mischie e nei placcaggi a viso aperto e in maniera leale, un grande appassionato del rugby tanto da giocare anche in Serie A nel San Donà alla fine degli anni Ottanta, quando la squadra veneziana lottava per la vetta della classifica. Tra i suoi compagni, nazionali italiani come Andrea Sgorlon, Mauro Dalsie e Claudio Torresan, il suo ruolo era di pilone, ovvero la prima linea della mischia con i suoi quasi cento chili di peso. Il suo allenatore era Franco Ascantini, un maestro dello sport che ha proprio il Veneto come sua terra d'eccellenza.
Lui racconta che, allora giovane studente universitario a Trieste, veniva ospitato spesso nell'appartamentino del padre di Torresan, giusto sopra la gioielleria del centro del paese. Ed è qui che avrebbe imparato a cucinare, probabilmente all'inizio per sopravvivere vista la scarsa propensione dei compagni di squadra e di stanza. In ogni caso fu l'inizio di un'altra sua grande passione.


Quella per il rugby poi lo portò a giocare anche in Galles nei due anni che ha vissuto da studente in una delle patrie della palla ovale. A Trieste, Cirinà ha frequentato il liceo classico Dante Alighieri e ancora oggi - racconta - è ben felice di rivedere i compagni di classe dei primi anni 80 divertendosi a raccontare aneddoti sui professori dell'epoca. Tornato dal Galles, a Trieste nel 1988 si laurea in economia e commercio. Quindi, l'assunzione, era il 1989, in Deutscher Lloyd (gruppo Generali) con sede a Monaco di Baviera: è il trampolino di lancio di una carriera che lo porterà neggli anni successivi a ricoprire diversi ruoli nel colosso italiano delle assicurazioni.


Cirinà viene definito fin da subito come un manager concreto, diretto, che si fa immediatamente apprezzare dai colleghi come una persona competente, sinceramente attenta agli argomenti dell'interlocutore, sia che si tratti di un subordinato o di un superiore. Si trasferisce con la moglie Carla, di origini friulane, a Vienna dove trascorrerà nove anni alla guida dei Rischi Corporate di Austria e CEE. Dopo una tappa dal 2005 al 2006 alla direzione centrale di Trieste - dove gli viene affidato l'incarico di supervisore delle attività in Austria, nell'Europa Centrale e Orientale, in Grecia, Tunisia e Medio Oriente - torna nella capitale austriaca (la sua seconda casa dove sono nati i figli Ernesto e Vera) come amministratore delegato della controllata Generali Versicherung Ag per diventare poi responsabile di Generali Holding Vienna.

Nel 2013 il salto a Praga, nel cuore di quella Mitteleuropa che fu da sempre una delle aree d'azione principali del Leone di Trieste, che proprio nella capitale dell'odierna repubblica Ceca ebbe un impiegato illustre: Franz Kafka. Cirinà diventa il responsabile delle attività del gruppo dell'Europa Centrale e Orientale, un mercato che da solo vale circa 7 miliardi di premi per il Leone. Da qui ha la regia di tutte le grandi operazioni degli ultimi anni nell'Est Europa culminata nell'acquisizione delle attività assicurative del gruppo Ppf. È insomma l'uomo dell'Est Europa delle Generali, come dire il pilone della compagnia in una delle aree più cruciali d'espansione. Da maggio 2016 è membro del Comitato amministrativo del gruppo, il vertice dei manager della compagnia. Ora la partita più importante: guidare il nuovo corso del Leone di Trieste in un mercato diventato negli anni estremamente competitivo.

Ultimo aggiornamento: 13:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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