(Teleborsa) - Non si fermano, purtroppo per i consumatori, i maxi rincari delle bollette. E se qualche giorno fa, la cattiva notizia riguardava la luce, oggi è la volta del gas che subirà un rialzo del 74% a ottobre.
Ieri ARERA ha comunicato agli operatori una stima sul prezzo della componente energia che i fornitori potranno applicare sulle bollette emesse nel mese di ottobre, per i consumi fatturati in acconto per questo mese fissandola a 1,96 euro al metro cubo, rispetto agli 1,14 euro indicati come "spesa per la materia prima gas naturale" nell'ultimo aggiornamento trimestrale di luglio. Siamo dunque in presenza di un rincaro che sfonda la soglia del 70%.
E' bene precisare che si tratta di dato provvisorio perché l'Arera ha introdotto un nuovo metodo di calcolo per la componente di prezzo del gas che deriva dei costi di approvvigionamento della materia prima. Per i clienti in tutela, l'aggiornamento è diventato infatti mensile e ciò significa che si fa riferimento ai prezzi reali registrati sul mercato, calcolato cioè ex post nei primi giorni del mese successivo rispetto a quello dei consumi. Quando ci sarà il prezzo ufficiale i primi giorni del mese (fissato in linea con il'andamento del prezzo al Punto di scambio virtuale italiano e non al Ttf di Amsterdam) si procederà con eventuali conguagli o rimborsi.
Intanto, in una intervista rilasciata a la Repubblica, il segretario CGIL Maurizio Landini si dice "preoccupatissimo per quello che può succedere ora in Italia. Le prossime settimane saranno esplosive" sottolineando che mai come ora l'obiettivo è "rimettere al centro della discussione, in Italia e in Europa, la persona e il lavoro".
"C'è un'emergenza sotto gli occhi di tutti: il problema drammatico delle bollette - incalza Landini -. Bisogna ragionare subito su come proteggere i lavoratori più fragili, i pensionati, le imprese. Farlo con l'Europa, mettendo un tetto al prezzo del gas" e "costituendo un nuovo fondo come ad esempio Sure del periodo Covid", ma "dobbiamo agire anche come Paese, ad esempio creando un fondo nazionale straordinario di solidarietà aumentando e ampliando la tassa sugli extraprofitti ad altre grandi imprese".
(Foto: © pejo / 123RF)
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ieri ARERA ha comunicato agli operatori una stima sul prezzo della componente energia che i fornitori potranno applicare sulle bollette emesse nel mese di ottobre, per i consumi fatturati in acconto per questo mese fissandola a 1,96 euro al metro cubo, rispetto agli 1,14 euro indicati come "spesa per la materia prima gas naturale" nell'ultimo aggiornamento trimestrale di luglio. Siamo dunque in presenza di un rincaro che sfonda la soglia del 70%.
E' bene precisare che si tratta di dato provvisorio perché l'Arera ha introdotto un nuovo metodo di calcolo per la componente di prezzo del gas che deriva dei costi di approvvigionamento della materia prima. Per i clienti in tutela, l'aggiornamento è diventato infatti mensile e ciò significa che si fa riferimento ai prezzi reali registrati sul mercato, calcolato cioè ex post nei primi giorni del mese successivo rispetto a quello dei consumi. Quando ci sarà il prezzo ufficiale i primi giorni del mese (fissato in linea con il'andamento del prezzo al Punto di scambio virtuale italiano e non al Ttf di Amsterdam) si procederà con eventuali conguagli o rimborsi.
Intanto, in una intervista rilasciata a la Repubblica, il segretario CGIL Maurizio Landini si dice "preoccupatissimo per quello che può succedere ora in Italia. Le prossime settimane saranno esplosive" sottolineando che mai come ora l'obiettivo è "rimettere al centro della discussione, in Italia e in Europa, la persona e il lavoro".
"C'è un'emergenza sotto gli occhi di tutti: il problema drammatico delle bollette - incalza Landini -. Bisogna ragionare subito su come proteggere i lavoratori più fragili, i pensionati, le imprese. Farlo con l'Europa, mettendo un tetto al prezzo del gas" e "costituendo un nuovo fondo come ad esempio Sure del periodo Covid", ma "dobbiamo agire anche come Paese, ad esempio creando un fondo nazionale straordinario di solidarietà aumentando e ampliando la tassa sugli extraprofitti ad altre grandi imprese".
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