Flat tax, Tria: «Nessuna stima del Mef, riforma mai ricevuta»

Lunedì 18 Marzo 2019
Giovanni Tria

Il ministro dell'Economia Giovanni Tria smentisce l'esistenz adi stime di via XX settembre sulla flat tax. La precisazione del titolare Tesoro è arrivata in occasione del suo intervento alla presentazione del rapporto sull'evasione dell'Agenzia delle Entrate, dopo che nel weekend erano emerse indiscrezioni sul costo della riforma attribuiti al suo ministero.

 



Il vice premier Matteo Salvini ha sottolineato, riferendosi alle stime attribuite al ministero dell'Economia, che per la flat tax per le famiglie «50-60mld sono numeri strampalati, non siamo Superenalotto, noi i soldi li contiamo con più precisione». «Stiamo lavorando anche per le famiglie, stiamo facendo tutti i conti del caso ma siamo convinti che se abbassi le tasse lo Stato poi incassa di più. È un investimento intelligente per il futuro - ha aggiunto Salvini a Rtl 102.5 attaccando il Mef -. Con una cifra tra 12 e i 15 miliardi diamo un primo colpo sostanzioso e un abbattimento fiscale non a tutti ma a tanti. È l'inizio di un percorso, una rivoluzione epocale».

«Nessuna stima è stata fatta su una riforma che né io né il Mef abbiamo mai ricevuto», ha detto Tria, aggiungendo «le cifre sono destituite di ogni fondamento». E in merito alla flat tax, Tria ha aggiunto che «è allo studio da luglio su varie possibili ipotesi» ma «non c'è nulla di nuovo».

Poi, il ministro ha parlato di una possibile riforma del'Irpef, chiarendo che sarà possibile solo con una riduzione della spesa e dell'evasione fiscale. «Si può fare man mano che l'evasione viene ridotta, eliminarla è un po' difficile, e man mano che si rivedono le spese dello Stato», ha affermato. Con il recupero del gettito, ha continuato il ministro, «siamo sulla buona strada», mettendo il punto poi sulla «certezza delle regole fiscali» che indica come elemento «molto importante» per le imprese.
 

Ultimo aggiornamento: 15:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA