Cambia il Fisco. Passaggio da 4 a 3 scaglioni Irpef, graduale eliminazione dell'Irap, Ires a due aliquote, riordino dell'Iva. Ma anche revisione delle agevolazioni fiscali, riduzione del contenzioso tra amministrazione e contribuenti e attrazione dei capitali esteri. Sono le principali novità della riforma fiscale del governo Meloni, in arrivo con ogni probabilità giovedì sul tavolo del consiglio dei ministri.
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I TEMPI
Dopo il passaggio in cdm questa settimana si punta ad un'approvazione lampo in Parlamento entro maggio, senza dunque grandi scossoni a livello politico come fu invece per la delega Draghi.
TRE ALIQUOTE IRPEF, DUE IRES
L'obiettivo di legislatura è la flat tax per tutti, passando attraverso l'estensione della flat tax incrementale ai lavoratori dipendenti. Prima però L'Irpef passerà da 4 a 3 scaglioni. Due le ipotesi: 23%, 27% e 43% o 23%, 33% e 43%. Le risorse arriveranno, almeno in parte, dalla revisione delle agevolazioni, con una forfetizzazione in base ai redditi che lascerà però intatte quelle sui mutui e sulle spese sanitarie. Per le imprese si passerà a due aliquote Ires, con una riduzione per i redditi destinati a investimenti e nuova occupazione a cui corrisponderà la razionalizzazione o eliminazione degli attuali crediti d'imposta.
IVA A ZERO
Una delle misure già promossa a pieni voti dalle imprese è il graduale superamento dell'Irap (a partire della piccole società), condiviso da tutti. Commercianti e consumatori guardano invece soprattutto alla riorganizzazione delle aliquote Iva. La delega non esplicita in cosa consista ma il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, ha parlato di possibilità di aliquota zero (come è stato il caso dei vaccini Covid) per pane, pasta o latte.
TRIBUTO UNICO
L'obiettivo è eliminare l'imposta di bollo, quella ipotecaria e la catastale, ma anche i tributi speciali catastali e le tasse ipotecarie che saranno sostituite da un tributo unico, «eventualmente in misura fissa». Per facilitare le modalità di pagamento dei tributi ed efficientare i sistemi di riscossione, viene previsto l'utilizzo dei mezzi elettronici di pagamento.
TAX COMPLIANCE
Nell'ottica di un migliore rapporto tra fisco e contribuente, la delega propone l'esclusione della decadenza da benefici fiscali in caso di inadempimenti formali o di minore gravità. In generale è prevista una riduzione degli adempimenti e una razionalizzazione degli obblighi dichiarativi, con una spinta alle precompilate. Con l'istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento della cooperative compliance si punta a favorire l'adempimento spontaneo.
PIÙ FACILE RATEIZZARE
Per la riscossione l'obiettivo è un graduale superamento del ruolo e un accesso semplificato a forme di rateizzazione a 120 rate. Le sanzioni saranno riviste in caso di omessi versamenti non reiterati e rese più proporzionali rispetto alle condotte contestate.
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