Fisco come cambia: addio superbollo e flat tax per i giovani con la partita Iva

Via libera anche alla rateizzazione dell'acconto di novembre: si potrà arrivare all'anno successivo

Venerdì 26 Maggio 2023 di Michele Di Branco
Fisco, come cambia: addio superbollo e flat tax per i giovani con la partita Iva

Stop al superbollo auto, meno tasse per i giovani professionisti e più tempo per pagare le tasse. Governo pronto a introdurre un pacchetto di modifiche alla riforma fiscale. Tra i 639 emendamenti al ddl delega presentati ieri dai partiti alla commissione Finanze della Camera (la prossima settimana si procederà con le ammissibilità e gli eventuali ricorsi) figurano infatti alcune proposte sulle quali c’è già un accordo di massima tra le forze di maggioranza e palazzo Chigi. Con la Lega, in particolare, a spingere per una accelerazione. 

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Il regime


el dettaglio si procede verso l’introduzione di una mini flat tax per gli autonomi estesa anche alle associazioni professionali e società di professionisti composte da under 35. Si prevede, in particolare, la concessione del regime forfetario alle associazioni professionali, società tra professionisti, società di persone e imprese familiari, composte al massimo da tre professionisti di età non superiore a 35 anni, esercenti professioni regolamentate e soggetti a controllo ministeriale, che abbiano dichiarato ricavi o percepito singolarmente compensi non superiori a 85 mila euro annui. 
La maggioranza ragiona anche sull’eliminazione del superbollo auto, all’interno di una possibile sforbiciata ai micro tributi. Dal 2011, com’è noto, è in vigore un’addizionale erariale alla tassa automobilistica per le vetture che superano una determinata soglia di kilowattora. Nel 2012 la soglia è stata fissata in euro 20 per ogni kW di potenza del veicolo superiore a 185 kW per un veicolo nuovo. Con l’aumentare degli anni di anzianità si ha diritto a delle riduzioni: al 60% dopo 5 anni dalla data di costruzione, al 30% dopo 10 anni, al 15% dopo 15 anni. L’imposta extra non va più pagata decorsi venti anni dalla data di costruzione della vettura. Secondo la legislazione vigente il superbollo non sarà più dovuto dal 1 gennaio 2037. L’imposta aggiuntiva, che frutta all’erario circa 100 milioni, era stata introdotta nell’ottica di raccogliere un maggior gettito fiscale da parte dei proprietari di vetture sportive e di lusso, un segmento di mercato che non sembra conoscere crisi e ha registrato utili anche durante la fase più dura della pandemia. 

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La normativa 


Fra le proposte depositate, su cui c’è l’ok di massima del governo, la rateizzazione dell’acconto delle imposte di novembre all’anno successivo. Si discute inoltre di un possibile ampliamento nell’utilizzo dell’F24 come mezzo di pagamento unico di qualsiasi imposta, della graduale abolizione dello split payment, del reverse charge e della normativa sulle società di comodo, della istituzione della figura del garante per il contribuente, della sospensione dei termini in caso di istanza in autotutela e della introduzione del principio di cassa per i redditi da locazione. 
Tra le ipotesi, un aumento della deducibilità del costo dell’assicurazione contro le calamità naturali e misure di sostegno alla natalità ed alla disabilità. 

 

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