Ferrovie e aeroporti nel Pnrr, il decreto taglia burocrazie: autorizzazioni più veloci

Nel prossimo Cdm in arrivo il decreto che dimezzerà i tempi per il via libera. Giovannini: adegueremo anche le gare per tener conto dell’aumento dei prezzi

Lunedì 11 Aprile 2022 di Umberto Mancini
Ferrovie e aeroporti nel Pnrr, il decreto taglia burocrazie: autorizzazioni più veloci

Nuove semplificazioni in arrivo per le infrastrutture e i trasporti.

Il ministero guidato da Enrico Giovannini ha predisposto un nuovo decreto legge con interventi ispirati alla necessità di velocizzare le opere legate all’organizzazione dei grandi eventi internazionali e altre misure di carattere più generale per favorire il superamento dei gap accumulati dal Paese.

LE TAPPE

Il decreto, atteso in uno dei prossimi consigli dei ministri dopo lo slittamento della settimana scorsa, prosegue di fatto il percorso di semplificazione, già avviato nel 2021, e che ha consentito di completare nei tempi i piani di riforma e gli obiettivi del Pnrr assegnati al Mims. E questo anche attraverso la creazione di corsie dedicate per l’autorizzazione di interventi caratterizzati da priorità e urgenza come quelli riferiti agli investimenti ferroviari.
La bozza, che il Messaggero è in grado di anticipare, prevede diverse misure urgenti: dalle procedure accelerate per la realizzazione delle opere per il Giubileo 2025, agli investimenti ferroviari per l’ammodernamento delle ferrovie regionali, fino al trasporto crocieristico nella Laguna di Venezia. In arrivo anche la semplificazione delle procedure in materia di trasporto marittimo e l’accelerazione delle procedure autorizzative dei piani di sviluppo aeroportuale, «funzionali - si legge nel testo - al completamento del sistema nazionale integrato dei trasporti e al potenziamento dell’interconnessione tra sistema ferroviario e trasporto aereo». 

LE PRIORITÀ

In questo caso il ministero e l’Enac hanno riconosciuto, visto il nodo strategico da sciogliere, la necessità di individuare un percorso agevolato anche per le infrastrutture aeroportuali, prevedendo una riduzione del 50% dei termini delle procedure autorizzative per le opere inserite nei piani di sviluppo aeroportuale. Il tutto ovviamente a beneficio della ripresa del turismo e degli investimenti, in un momento in cui il Paese è chiamato a cogliere le opportunità legate ai grandi eventi internazionali ed è diventato centrale il tema dell’integrazione ferro-aereo. Al trasporto aereo è dedicato anche un secondo intervento destinato ad assicurare il buon funzionamento e l’efficace gestione del Fondo di Solidarietà per il settore, consentendo l’integrale e razionale utilizzo delle risorse destinate. Inoltre, il provvedimento al fine di consentire la realizzazione degli interventi immediatamente cantierabili previsti dal programma di ammodernamento delle ferrovie regionali, nonché l’acquisto di materiale rotabile, autorizza la spesa complessiva di 150 milioni di euro dal 2022 al 2025. Giovannini è convinto che nonostante le forti turbolenze legate alla guerra in Ucraina le opere finanziate dal Recovery andranno avanti spedite. «Il Pnrr - ha spiegato recentemente - è stato disegnato scegliendo progetti fattibili, stazioni appaltanti con le spalle larghe per fare gli investimenti». 
Sempre il ministro ha sottolineato che, nella seconda metà di aprile, ci sarà un intervento per dare «tranquillità alle imprese anche per dare conto dell’andamento dei prezzi che è stato totalmente fuori controllo». Le nuove gare del Pnrr - è il ragionamento - partiranno con i prezzi a livelli di mercato. «Saranno certamente più costose - ha concluso - e quindi metteremo ulteriori risorse».

Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 09:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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