Evasione, stop sanzioni penali a chi si accorda e ripaga il Fisco: la riforma in Cdm

Meloni: «Garantiremo meno tasse e più equità»

Giovedì 16 Marzo 2023 di Andrea Bassi
Evasione, stop sanzioni penali a chi si accorda e ripaga il Fisco: la riforma in Cdm

La riforma fiscale cambia le sanzioni sull’evasione. Meno sequestri e niente giudizio penale per chi si accorderà con il Fisco e verserà tutto il dovuto. E non potrà essere contestato nessun reato quando il mancato versamento delle imposte sarà dovuto a «cause oggettive» non dipendenti dalla volontà del contribuente. Sono due delle ultime novità contenute nella riforma fiscale che oggi sarà esaminata dal Consiglio dei ministri. La bozza è stata esaminata ieri nel pre-Consiglio dei ministri dopo che, in mattinata, è stata illustrata alle associazioni datoriali, da Confindustria, all’Abi, all’Ance, e agli ordini professionali a partire da quello dei Commercialisti. Ieri rispondendo al Question time alla Camera, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha sottolineato coma la delega che sarà esaminata oggi in Consiglio dei ministri sia «basata su tre principi cardine: riduzione della pressione fiscale; un nuovo rapporto non vessatorio ma paritetico tra Stato e contribuente e reale lotta all’evasione fiscale».

Proprio su quest’ultimo punto, come detto, la delega aggiunge delle novità che fino ad oggi non erano emerse e che riguardano sia le sanzioni amministrative che quelle penali.

Oggi i processi tributari sono caratterizzati da un doppio binario. Chi non versa le tasse viene perseguito sia per via amministrativa dall’Agenzia delle Entrate, che per via penale dai giudici. Saldare il debito con il Fisco non chiude automaticamente il giudizio penale che, anzi, va avanti. La delega stabilisce invece, che il giudice penale sarà «obbligato» a tenere conto delle definizioni raggiunte in sede amministrativa o giudiziale. Detto in altre parole, se l’impresa o il contribuente si accorda con il Fisco, automaticamente andranno chiusi anche i conti con la giustizia. Non solo. Sempre in materia penale, dice la riforma del governo, non dovrà essere considerato reato fiscale l’impossibilità sopraggiunta di far fronte al pagamento del tributo se questo «non dipende da fatti imputabili al soggetto stesso». Lo scopo, spiega la relazione illustrativa che accompagna la delega, è «evitare che il contribuente debba subire conseguenze penali anche in caso di fatti a lui non imputabili». 

L’altro passaggio rilevante è quello che riguarda invece le sanzioni amministrative. Anche queste saranno riviste, al ribasso. Il carico delle sanzioni, spiega la relazione, sarà «attenuato» riconducendolo agli «standard degli altri Paesi europei». Il padre della delega fiscale, il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo, aveva già sottolineato come in Italia le sanzioni fossero in alcuni casi sproporzionate. Come per esempio quelle sugli omessi versamenti dell’Iva, che vanno dal 120 al 240 per cento, contro una media europea del 60 per cento. Un ammorbidimento, sempre sul fronte penale, arriverà poi sui sequestri per equivalente disposti dai magistrati. Questi ultimi potranno essere “revocati” a chi ha sottoscritto un piano di estinzione dei debiti fiscali e paga regolarmente le rate. 

IL CONFRONTO
Meloni in un post su Facebook ha definito quella che verrà approvata oggi «una rivoluzione fiscale che garantisca meno tasse, più crescita, equità e che getti le basi per un nuovo rapporto di fiducia tra fisco e contribuenti». Il leader della Cgil Maurizio Landini, ha invece chiesto al governo di «ritirare la delega» che «favorirebbe i redditi più alti». L’Abi, presente ieri al tavolo di Palazzo Chigi con il vice presidente Gianfranco Torriero, ha chiesto di essere coinvolta nelle discussioni tecniche. Confagricoltura ha chiesto maggiori incentivi all’innovazione tecnologica. Il presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, ha parlato di «principi condivisibili». Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa ha giudicato positivamente alcune misure come l’introduzione della cedolare secca sugli affitti commerciali. 

Ultimo aggiornamento: 12:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA