Energia, la Commissione Ue detta le condizioni per inserire nucleare e gas nella Tassonomia verde

Martedì 4 Gennaio 2022
Energia, la Commissione Ue detta le condizioni per inserire nucleare e gas nella Tassonomia verde
(Teleborsa) - La Commissione europea ha deciso: le attività economiche del settore energetico legate al gas e al nucleare potranno essere ammesse come attività "di transizione" nel sistema di classificazione degli investimenti sostenibili dell'Ue, la cosiddetta tassonomia verde,, anche se dovranno rispettare una serie di precise condizioni. La Commissione ha infatti inviato agli Stati membri il testo del suo "Atto delegato complementare" del regolamento Ue sulla Tassonomia, relativo al gas e al nucleare, venerdì scorso, 31 dicembre, poco prima della fine dell'anno, in modo da rispettare l'impegno che aveva preso a farlo "entro il 2021". L'Atto delegato presenta tre diverse tipologie di attività economiche per il nucleare, e altre tre per il gas, che potranno fregiarsi del riconoscimento Ue di sostenibilità ambientale per ottenere gli investimenti della Tassonomia verde. Gli investitori sapranno comunque, in base a un sistema di informazione obbligatorio per le imprese e per gli operatori finanziari, se le attività "sostenibili" che finanziano riguardano il gas e il nucleare.

L'iter. Gli Stati membri hanno ora meno di dieci giorni per presentare eventuali commenti all'Atto delegato, che verrà adottato formalmente dalla Commissione dopo il 12 gennaio. Successivamente, il Consiglio Ue e il Parlamento europeo avranno quattro mesi per scrutinare il documento, e potranno richiedere due mesi di tempo ulteriore, se necessario, per completare l'esame. Alla fine dello scrutinio, entrambe le istituzioni hanno il diritto di bocciare l'Atto (non di emendarlo), ma a condizioni difficili da realizzare: il Consiglio con una decisione a "maggioranza qualificata rafforzata inversa", ossia almeno il 72% degli Stati membri – almeno 20 paesi – che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'Unione, mentre il Parlamento europeo con la maggioranza assoluta dell'Assemblea, quindi almeno 353 eurodeputati.

Nucleare. Le condizioni affinché il nucleare abbia accesso agli investimenti della Tassonomia riguardano innanzitutto le attività cosiddette pre-commerciali nello sviluppo delle tecnologie più avanzate con minimizzazione della produzione di scorie, e, in secondo luogo, la costruzione di nuovi reattori che utilizzino le migliori tecnologie disponibili (e in particolare i futuri impianti cosiddetti di "terza generazione"), per la produzione di elettricità e di idrogeno. Ma soprattutto, la terza condizione prevede che saranno considerate ammissibili anche le attività di generazione elettrica dalle centrali nucleari esistenti, se saranno oggetto di una proroga del loro iniziale ciclo di vita, da parte delle autorità degli Stati membri, autorizzata prima del 2040.

In tutti questi casi, comunque, le attività nucleari dovranno rispettare in pieno tutta la legislazione basata sui Trattati Ue ed Euratom, resa più rigorosa riguardo alla protezione dell'ambiente e alla prevenzione degli incidenti dopo il disastro di Fukushima nel 2010. Inoltre, per avere i finanziamenti della Tassonomia verde, i progetti nucleari dovranno poter contare su un fondo adeguato per la gestione delle scorie radioattive e uno per lo smantellamento ("decommissioning") degli impianti alla fine del loro ciclo di vita, e dovranno aver predisposto dei "depositi finali" ("disposal facilities") per le scorie con livello basso o intermedio di radioattività, mentre quelli autorizzati dopo il 2025 dovranno presentare dei piani dettagliati per rendere pienamente operativi "entro il 2050" dei depositi geologici profondi per le scorie ad alto livello di radioattività.

Gas. Per quel che riguarda il gas, invece, tutto l'esercizio consiste a incentivare soluzioni che permettono di realizzare progressivamente la transizione energetica, sostituendo il carbone o gli impianti a gas inefficienti con nuove installazioni che abbattano le emissioni oltre a favorire quelle che gradualmente sostituiscano il gas fossile con nuovi gas a basso contenuto di CO2, o con l'idrogeno. Le tre tipologie di impianti a gas incluse nell'Atto delegato della Tassonomia verde riguardano la generazione di energia elettrica, la cogenerazione ad alta efficienza di energia e di calore, e infine i cosiddetti "distretti" per la produzione di tele-riscaldamento o raffreddamento ("district heating and cooling systems").

Potranno accedere agli investimenti della Tassonomia tutti gli impianti che producono meno di 100 grammi di CO2 per kWh – un limite molto basso che può essere raggiunto solo dalle installazioni ad altissima efficienza – che usino sistemi di sequestro e stoccaggio della CO2 ("Carbon Capture and Storage"). Questa condizione non è soggetta a una clausola temporale. I criteri che dovranno rispettare gli altri impianti che si qualificano per la transizione energetica prevedono invece una "sunset clause", una data limite oltre la quale non potranno più entrare nella tassonomia: sarà ammessa, ma solo fino al 2030, la costruzione di centrali elettriche a gas che producono fino a 270g di CO2per kWh, oppure che riescono a mantenere una media annuale di 550g di CO2 per kWh, calcolata su 20 anni. Inoltre, si deve dimostrare che l'impianto a gas non può essere sostituito, in modo efficiente e per la stessa capacità, da un impianto di energia rinnovabile, che la nuova installazione ne sostituisce una pre-esistente ad alte emissioni (soprattutto a carbone) e, infine, che non vi sia, con il nuovo impianto, un aumento di capacità superiore al 15%.
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