(Teleborsa) - La Cina torna in stato d'emergenza negli ospedali, dove manca addirittura il personale medico ed infermieristico sufficiente a fronteggiare la nuova ondata di Covid-19. A Pechino è allarme rosso a causa dell'aumento della pressione ospedaliera ed è stato richiesto l'arrivo di personale specializzato dagli ospedali di altre città.
Medici e infermieri saranno inviati dalla provincia d Hunan e da quelle orientali di Jiangsu e Shandong. Circa 160 operatori sanitari sono già giunti a Pechino dalla Provincia centrale di Hunan, ma altro personale, stando a quanto scrivono i media cinesi, arriverà presto dalle province di Shandong, Jiangsu e Fujian.
Secondo il South China Morning Post manca addirittura l'antipiretico per la febbre e la mortalità fra le persone più anziane sta crescendo rapidamente, mentre gli obitori sono pieni di corpi. Scene che in Italia si videro solo neo periodo più duro della crisi pandemica fra marzo ed aprile 2020.
Il nuovo stato di emergenza è causa di un frettoloso abbandono della politica "zero Covid" mantenuta dal governo cinese fino a qualche settimana fa e poi messa da parte a beneficio di una politica di coesistenza con il virus, dopo le critiche che hanno colpito Bejing e la sua politica di tolleranza zero.
Le file ai pronto soccorso di stanno allungando e le terapie intensive sono già al collasso. L'ondata di contagi ha colpito anche il personale sanitario che ora scarseggia.
Si è posto anche il problema del conteggio delle vittime Covid e non Covid e le autorità sanitarie sino state accusate di scarsa accuratezza nei calcoli dei decessi. In base ai dati ufficiali, sono stati registrati ieri in Cina 3.761 nuovi casi e nessun decesso, mentre altri istituti di ricerca internazionali parlano di 1 milione di contagiati e 5.000 decessi al giorno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Medici e infermieri saranno inviati dalla provincia d Hunan e da quelle orientali di Jiangsu e Shandong. Circa 160 operatori sanitari sono già giunti a Pechino dalla Provincia centrale di Hunan, ma altro personale, stando a quanto scrivono i media cinesi, arriverà presto dalle province di Shandong, Jiangsu e Fujian.
Secondo il South China Morning Post manca addirittura l'antipiretico per la febbre e la mortalità fra le persone più anziane sta crescendo rapidamente, mentre gli obitori sono pieni di corpi. Scene che in Italia si videro solo neo periodo più duro della crisi pandemica fra marzo ed aprile 2020.
Il nuovo stato di emergenza è causa di un frettoloso abbandono della politica "zero Covid" mantenuta dal governo cinese fino a qualche settimana fa e poi messa da parte a beneficio di una politica di coesistenza con il virus, dopo le critiche che hanno colpito Bejing e la sua politica di tolleranza zero.
Le file ai pronto soccorso di stanno allungando e le terapie intensive sono già al collasso. L'ondata di contagi ha colpito anche il personale sanitario che ora scarseggia.
Si è posto anche il problema del conteggio delle vittime Covid e non Covid e le autorità sanitarie sino state accusate di scarsa accuratezza nei calcoli dei decessi. In base ai dati ufficiali, sono stati registrati ieri in Cina 3.761 nuovi casi e nessun decesso, mentre altri istituti di ricerca internazionali parlano di 1 milione di contagiati e 5.000 decessi al giorno.
