Decreto Sostegno, cartelle esattoriali sospese fino al 30 aprile: tutte le risposte dell'Agenzia delle Entrate

Venerdì 26 Marzo 2021 di Michele Di Branco
Decreto Sostegno, cartelle esattoriali sospese fino al 30 aprile: tutte le risposte dell'Agenzia delle Entrate

Cartelle esattoriali sospese ancora per poco di un mese. Ma il 30 aprile lo stop finisce ed entro il 31 maggio si deve pagare tutto ciò che lo Stato pretende. Il decreto Sostegni, primo atto economico significativo del governo Draghi, ha introdotto molte facilitazioni per gli italiani alle prese con la pandemia.

Tra queste, appunto, c'è la proroga della sospensione della notifica degli atti e delle procedure di riscossione, nonché dei termini per i pagamenti delle cartelle, delle rate e della definizione agevolata (rottamazione-ter e saldo e stralcio). Il provvedimento prevede anche l'annullamento dei debiti affidati all'Agenzia delle entrate-Riscossione, nel periodo 2000-2010.

Il vademecum

Sul sito di Agenzia delle entrate-Riscossione sono state pubblicate le risposte alle domande più frequenti dei contribuenti. E tra gli elementi più importanti figura un chiarimento fondamentale: i pagamenti degli atti sospesi (le cartelle fiscali) dovranno essere effettuati entro il mese successivo alla fine del periodo di sospensione, e quindi entro il 31 maggio 2021. Nel frattempo l'invio di cartelle e le procedure di riscossione sono ferme. A questo proposito, occorre ricordare che è stato prorogato dal 28 febbraio 2021 al 30 aprile 2021 il termine di sospensione dei versamenti di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di accertamento esecutivo, avvisi di addebito Inps, la cui scadenza ricade nel periodo tra l'8 marzo 2020 e il 30 aprile 2021.

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La sospensione riguarda anche il pagamento delle rate dei piani di dilazione in scadenza nello stesso periodo. Il fisco ha anche chiarito che restano sospesi, fino al 30 aprile 2021, gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati prima della data di entrata in vigore del decreto Rilancio (19/5/2020), su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati. Anche in questo caso, cessati gli effetti della sospensione, e quindi a decorrere dal 1° maggio 2021, riprenderanno a operare gli obblighi imposti al soggetto terzo debitore (e quindi la necessità di rendere indisponibili le somme oggetto di pignoramento e di versamento all'Agente della riscossione fino alla copertura del debito.

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Quanto alla rottamazione e al saldo e stralcio, per non perdere i benefici della definizione agevolata, chi è in regola con i versamenti del 2019 deve effettuare entro il 31 luglio 2021 il pagamento delle rate previste e non ancora versate nel 2020. Il pagamento delle rate previste nel 2021, invece, dovrà avvenire entro il 30 novembre 2021. Se il pagamento avverrà oltre i termini previsti (la legge consente ulteriori 5 giorni di tolleranza) o per importi parziali, si perderanno i benefici della misura. Tutto confermato in relazione al condono delle cartelle esattoriali 2000-2010 fino a 5 mila euro di importo per chi ha un reddito inferiore a 30 mila euro. Potranno usufruirne anche i contribuenti che hanno aderito alla Rottamazione-ter.

Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 09:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA