Fitch alza le stime di crescita dell'Italia: +1,2% nel 2023. «Superate le nostre attese»

La crescita grazie all'allentarsi della crisi del gas, alla forte ripresa del turismo e al rafforzamento della domanda globale

Venerdì 12 Maggio 2023
Fitch alza le stime di crescita dell'Italia: +1,2% nel 2023. «Superate le nostre attese»

L'Italia supera la prova di Fitch.

L'agenzia di rating conferma il suo giudizio BBB con outlook stabile e, prevedendo un debito pubblico in calo nel 2024, rivede al rialzo le stime di crescita per il 2023. «Il recente Programma di Stabilità fissa credibili obiettivi di bilancio, in una continuità della politica fiscale del precedente governo di unità nazionale», afferma Fitch, sottolineando come le stime contenute nel programma - che prevede un risanamento graduale del deficit - sono in linea con le sue proiezioni.

Le stime

Il pil italiano ha «superato le nostre attese nel primo trimestre del 2023» grazie all'allentarsi della crisi del gas, alla forte ripresa del turismo e al rafforzamento della domanda globale, afferma Fitch, spiegando come alla luce di queste dinamiche ha rivisto al rialzo le stime di crescita per l'Italia nel 2023 a +1,2% dal +0,5% precedente. «Nel 2024 ci aspettiamo una crescita dello 0,8%, più lenta rispetto all'1,3% previsto in marzo», aggiunge l'agenzia, osservando come la ripresa italiana è comunque più lenta di quella dell'area euro. Sul fronte dell'inflazione Fitch prevede un rallentamento della corsa dei prezzi, attesi calare a una media del 7,2% nel 2023 e al 3,5% nel 2024 dopo aver toccato l'8,7% nel 2022.

Gli obiettivi

Parlando di «obiettivi di bilancio credibili», l'agenzia di rating osserva come il governo di Giorgia Meloni goda di una «stabile maggioranza in Parlamento e di un forte sostegno fra gli elettori. Alla luce di questo - si afferma - e della frammentata opposizione riteniamo che sia possibile per il governo duri l'intero mandato». La stabilità politica crea spazio per il «governo per una strategia di medio-termine», aggiunge Fitch avvertendo che, comunque, la coalizione potrebbe trovarsi di fronte a pressioni per realizzare gli impegni di spesa presi durante la campagna. La decisione di Fitch è in linea con quella di S&P che, il mese scorso, ha a sua volta aveva confermato le sue valutazioni sul Belpaese. All'appelo manca ora Moody's: l'agenzia si pronuncerà il 19 maggio e il timore è quello di un possibile downgrade, ipotesi ventilata in un report pubblicato dall'agenzia Bloomberg.

Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 10:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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