Crédit Suisse, la crisi delle banche potrebbe estendersi all'Italia? Ecco cosa sappiamo

Il vicepresidente della Bce Luis De Guindos ha detto che nel complesso le interconnessioni tra Crédit Suisse e il sistema creditizio europeo sarebbero limitate.

Giovedì 16 Marzo 2023 di Luca Cifoni
Crédit Suisse, la crisi delle banche potrebbe estendersi all'Italia? Il caso spiegato

Cosa succede a Crédit Suisse? La vicenda è connessa con quella della Silicon Valley Bank americana? C'è il rischio che la crisi dell'istituto elevetico si trasmetta alle banche italiane? Anche se gli sviluppi del caso si susseguono di ora in ora, è possibile cercare di mettere alcuni punti fermi. Il primo: le difficoltà di Crédit Suisse vengono da lontano. Dopo l'esposizione nei fondi speculativi Archegos e Greensil falliti nel 2021 e costati complessivamente oltre 6 miliardi di franchi (6,16 miliardi di euro), il gruppo non si è più ripreso. Nel 2021 il rosso è stato di 1,5 miliardi di franchi (1,54 mld euro) dopo accantonamenti per 4,3 miliardi di franchi (4,41 mld euro). Lo scorso novembre S&P ha abbassato il rating a Bbb- e un mese dopo, in vista del rosso da record, è iniziato un aumento di capitale, che ha aperto le porte a Saudi National Bank che ora detiene il 9,88%.

L'annuncio dei sauditi e il panico

Proprio l'annuncio dei sauditi di non voler incrementare la propria presenza (anche per non superare la soglia del 10% con le connesse problematiche legali) ha scatenato il panico, in un contesto in cui il crack della Silicon Valley Bank (Svb), - che pure non è direttamente connesso - aveva già seminato il nervosismo sui mercati finanziari.

Una parziale rassicurazione è venuta dalla decisione della banca centrale elvetica di offrire liquidità alla banca in crisi, che potrebbe prendere a prestito fino a 54 miliardi di dollari. Ma restano le incognite legate al futuro, nel quale Crédit Suisse dovrebbe essere rilevata (anche a pezzi) da altri soggetti finanziari.

 

Le banche italiane

Per quanto riguarda il possibile coinvolgimento di banche italiane, sono in corso in queste ore le verifiche circa il livello di esposizione. Il vicepresidente della Bce Luis De Guindos ha detto che nel complesso le interconnessioni tra Crédit Suisse e il sistema creditizio europeo sarebbero limitate. In precedenza lo stesso De Guindos, in riferimento al caso Svb, aveva avvertito che altri istituti del Vecchio Continente potrebbero essere vulnerabili al rialzo dei tassi di interesse e alla conseguente svalutazione dei vecchi titoli detenuti in portafogli, che hanno rendimenti bassi. Come sempre in questi casi, la capacità delle autorità monetarie e politiche di ricostruire la fiducia sarà decisiva: anche in assenza di collegamenti diretti i timori sulla solidità del sistema bancario potrebbero propagarsi.

Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA