Bonus 600 euro, dalle 16 accesso ai cittadini al sito dell'Inps. Richieste a quota 1,5 milioni. Violazioni privacy, istruttoria del Garante

Giovedì 2 Aprile 2020
Coronavirus, il ministro Catalfo e il caos Inps: «Oltre 500.000 domande, ma il sito regge»

Inps, giorno 2.

Si riparte. «Gentile utente, il servizio da lei scelto non è al momento disponibile per operazioni di manutenzione. Ci scusiamo per il disagio», si legge alle 16.35 nell'area “bonus baby sitting”. Dunque, ancora sito a singhiozzo. Intanto, il presidente dell'Inps «ha già spiegato che il sito ha subito diversi attacchi che si sono intensificati nella giornata di ieri e per questo è stato messo in sicurezza per alcune ore, alla riapertura le domande sono continuate ad arrivare. Stamattina all'una le domande pervenute erano già 517.529 e contemporaneamente il sito, sino a mezzanotte, ha subito un ulteriore attacco molto importante ma è riuscito comunque a rimanere in piedi», ha detto la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo che, restando in tema di crisi economica per il coronavirus, ha poi specificato: il reddito di emergenza «non l'ho dettagliato perché sto elaborando la proposta», che «verrà inserita nel decreto di aprile e riguarderà tutti coloro che sono rimasti fuori dagli indennizzi o da altre tipologie di sostegno al reddito, da cassa integrazione o reddito di cittadinanza». Catalfo ha voluto «ringraziare il presidente dell'Inps ed il suo staff, che in questo periodo ha lavorato giorno e notte per affrontare un'emergenza che è fuori dalla quotidianità e metter su delle procedure che riguardano e che arriveranno a milioni di cittadini italiani». L'Inps «ha messo su anche degli strumenti informatici nuovi e lo ha fatto in pochissimo tempo», ha rimarcato la ministra. «Oggi l'accesso viene garantito dalle 8 alle 16 agli intermediari, e dalle 16 in poi ai cittadini. Se si entra nel sito si vede che c'è scritto entro le 23.59 ma nella realtà funziona anche la notte», assicura la vicepresidente dell'Inps, Marialuisa Gnecchi. Nel frattempo, le domande sarebbero già arrivate intorno a 1,5 milioni. 
Istruttoria del Garante. Il Garante per la Privacy ha avviato un'istruttoria sulla violazione dei dati personali legata alla 'fallà che si è aperta ieri nel sito dell'Inps, «allo scopo di effettuare opportune verifiche e valutare l'adeguatezza delle contromisure adottate dall'ente e gli interventi necessari a tutelare i diritti e le libertà degli interessati». L'Autorità sottolinea anche l'«assoluta necessità che chiunque sia venuto a conoscenza di dati personali altrui non li utilizzi ed eviti di comunicarli a terzi o diffonderli, ad esempio sui canali social».


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Tornando al caso Inps, da oggi 2 aprile l'accesso ai servizi telematici è contigentato in base ai seguenti orari giornalieri: dalle ore 8,00 alle ore 16,00 i servizi saranno disponibili per Patronati e Intermediari abilitati, che potranno operare secondo le consuete modalità di accesso; dalle ore 16,00 alle ore 8,00 i servizi saranno disponibili per i cittadini, che potranno operare utilizzando le credenziali di accesso attualmente disponibili. Come anticipato ieri dal presidente Pasquale Tridico, stamattina la comunicazione figura sul sito dell'Inps che al momento ha ripreso la consueta funzionalità sia per la richiesta di bonus 600 euro per gli autonomi e partite Iva, sia per i congedi parentali e voucher baby-sitter. Ieri, per la mole di accessi, il sito è andato in tilt dalla mattina ed è stato inutilizzabile per tutta la giornata.

 

Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 13:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA