Bonus Coronavirus, come si fa ad ottenerlo? Tempi, limiti e requisiti

Giovedì 2 Aprile 2020 di Giusy Franzese
Bonus Coronavirus, come si fa ad ottenerlo? Tempi, limiti e requisiti

Una giornata da incubo. Per chi ha ripetutamente e spesso inutilmente tentato di presentare la domanda sul sito Inps per ottenere il bonus da 600 euro previsto per i lavoratori autonomi; e per gli stessi vertici dell'istituto di previdenza che hanno dovuto affrontare l'ira dei cittadini e della politica per il sito che è andato in tilt, forse attaccato dagli hacker, come sostiene il presidente Inps, Pasquale Tridico, o forse semplicemente collassato per l'enorme mole di domande arrivate. Cento al secondo, è stato detto.

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Alle otto del mattino (le domande potevano essere inviate dalla mezzanotte) erano già trecentomila. Un assalto motivato anche dalle notizie diffuse dallo stesso Inps e poi smentite che le domande sarebbero state accolte in ordine cronologico di presentazione fino a esaurimento fondi. Non è così, ha poi assicurato Tridico: «Non c'è una deadline. I fondi continueranno ad essere rimpinguati per tutta la durata della crisi.

Non c'è nessuno rischio che chi ha diritto a questo bonus lo perda . È un diritto acquisito». Il 15 aprile inizieranno i pagamenti che continueranno fino alla fine del mese. Per evitare che nei prossimi giorni ci possano essere gli stessi disagi di ieri, l'Inps ha deciso di scaglionare gli orari: dalle 9 alle 16 potranno accedere al portale consulenti e intermediari e dopo le 16 gli altri utenti.

Nonostante il caos e i disservizi, ieri comunque l'Inps ha ricevuto 339.000 domande per il bonus autonomi da 600 euro. Finora, poi, sono state un milione e quattrocentomila le richieste di cassa integrazione con causale Covid-19. Per un milione e duecentomila lavoratori il pagamento sarà a conguaglio (in quanto hanno ricevuto il trattamento dalle aziende). Per gli altri 200.000 lavoratori il pagamento sarà diretto.

I tempi
Quando scadranno i termini


II decreto Cura Italia ha introdotto un bonus di 600 euro per il mese di marzo per i lavoratori autonomi che hanno dovuto sospendere o ridurre sensibilmente la loro attività a causa dell’emergenza coronavirus. Le domande possono essere fatte per tutto il periodo della crisi». Il bonus può essere chiesto dai lavoratori autonomi (commercianti, artigiani e coltivatori diretti), liberi professionisti non iscritti a casse di previdenza obbligatoria, collaboratori coordinati e continuativi, lavoratori stagionali e quelli dello spettacolo. La domanda va fatta sul sito dell’Inps accendendo con le proprie credenziali o un Pin semplificato. In alternativa ci si può rivolgere al contact center dell’Inps o ai patronati. Anche i commercialisti sono stati abilitati.

I fondi
Cosa succede con il boom delle richieste


Per il bonus autonomi il governo ha stanziato circa tre miliardi di euro suddivisi tra le varie categorie dei beneficiari. Con queste risorse per unmese possono essere ristorati quasi cinquemilioni di lavoratori. Comunque tutti coloro che ne hanno diritto, avranno l’indennità. «Il governo sta varando un nuovo provvedimento sia per rifinanziare le attualimisure sia per altre» ha ricordato il presidente Inps, Pasquale Tridico. «Questi fondi continueranno ad essere rimpinguati per tutta la durata della crisi. Non c’è nessuno rischio che chi ha diritto a questo bonus perda il diritto. È un diritto acquisito». Il pagamento dell’indennità inizierà il 15 aprile e proseguirà, questo assicura l’esecutivo, per l’interomese.
 



I limiti
Quando il bonus è cumulabile con altri sussidi


Dipende. Il bonus da 600 euro per gli autonomi non è cumulabile e nemmeno compatibile con strumenti di sostegno al reddito derivanti damisure assistenziali, quali la cosiddetta Ape sociale, il reddito o la pensione di cittadinanza, l’assegno ordinario di invalidità. Il bonus è invece cumulabile con la Naspi per i lavoratori dello spettacolo e per quelli stagionali e con borse di studio, stage e tirocini. Il bonus non contribuisce alla formazione del reddito, quindi è esentasse. Non dà nemmeno luogo, però, alla contribuzione figurativa e quindi il periodo di sospensione dal lavoro non varrà ai fini della pensione, a differenza di quanto invece accade per la cassa integrazione accordata ai lavoratori anche in deroga.

I beneficiari
Quando spetta ai professionisti iscritti alle Casse


Sì, il decreto interministeriale del 28 marzo 2020 ha esteso anche ai liberi professionisti iscritti alle gestioni previdenziali di categoria l’indennità di 600 euro, al pari degli altri lavoratori autonomi.
Le domande dovranno essere presentate attraverso i siti della Casse, sui quali sono indicati anche gli orari di accesso e i termini di scadenza. Può accedere al bonus chi ha percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo non superiore a 35mila euro o, chi - sempre a causa dell’emergenza coronavirus - ha percepito un reddito complessivo compreso tra 35mila e 50mila euro ma ha cessato, ridotto o sospeso l’attività autonoma o libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020, rispetto allo stesso reddito del primo trimestre 2019.

Ultimo aggiornamento: 10:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA