Contratto sanità, agli infermieri incarichi pagati con bonus fino a 20mila euro

Gli stipendi saliranno di 170 euro lordi. Permessi a ore nell’ambito della legge 104

Mercoledì 15 Giugno 2022 di Andrea Bassi
Contratto sanità, agli infermieri incarichi pagati con bonus fino a 20mila euro

Dopo le Funzioni centrali, arriva il rinnovo del contratto anche per i 600mila dipendenti della Sanità pubblica. A partire dagli infermieri. Il tavolo del negoziato tra l’Aran, l’Agenzia che tratta per il governo, e i sindacati, è andato avanti per tutta la giornata di ieri. Oggi, se non ci saranno intoppi, potrebbe arrivare la firma finale in calce al nuovo accordo che promette aumenti mensili fino a 98 euro lordi, ai quali per gli infermieri sarà aggiunta un’indennità di altri 72 euro lordi sempre mensili.

Insomma, fino a centosettanta euro in più per i livelli più alti. Ma le novità del contratto sono molte. A partire dal nuovo ordinamento professionale che sarà accompagnato da un sistema degli incarichi rinnovato. Come era accaduto per i ministeri, anche nella Sanità ci sarà una nuova area delle «elevate professionalità». Un’area alla quale si potrà accedere soltanto se in possesso di una laurea magistrale e se si ha un’esperienza almeno triennale nell’attuale area apicale. Chi entrerà nella nuova area potrà accedere a un incarico di “posizione”. Ossia svolgerà funzioni organizzative e professionali caratterizzate da livelli di competenza e di autonomia elevati, oltre a coordinare la propria attività e quella dei colleghi. Collegata a questo incarico di posizione, ci sarà una indennità annuale che oscillerà tra un minimo di 10 mila euro lordi e un massimo di 20 mila euro sempre lordi. 

Questi incarichi di posizione potranno essere assegnati anche al personale del ruolo sanitario, a partire proprio dagli infermieri. Chi otterrà l’incarico sarà un punto di riferimento nei processi di cura, riabilitativi, diagnostici e di prevenzione. Ma il sistema degli incarichi vale anche nelle altre aree. Solo che operatori, assistenti e professionisti della salute, non avranno degli incarichi di “posizione”, ma di “funzione”. Chi avrà un incarico di funzione avrà precise responsabilità nella gestione dei processi clinico-assistenziali. Per i «professionisti della salute», categoria della quale fanno parte gli infermieri, gli incarichi di funzione potranno essere di complessità “media” oppure “elevata”. Nel primo caso daranno diritto ad una retribuzione aggiuntiva che potrà oscillare da un minimo di 4.500 euro lordi annui, fino ad un massimo di 9.500 euro sempre lordi. Nel caso di incarichi di funzione di elevata complessità invece, la retribuzione extra oscillerà tra 9.500 e 13.500 euro lordi annui. 

Il passaggio

Cambiano anche le progressioni orizzontali, gli scatti di stipendio legati all’anzianità e alla valutazione annuale. Tecnicamente vengono definiti “differenziali stipendiali”. Nell’area più alta si avrà diritto durante tutta la vita lavorativa, ad un massimo di sette scatti stipendiali di un massimo di 1.100 euro lordi annui l’uno. In totale, insomma, durante tutta la carriera sarebbero 7.700 euro. Nell’area delle professioni sanitarie l’importo degli scatti scende a 900 euro, ma al massimo se ne potranno ricevere sei durante tutta la vita lavorativa. Per gli assistenti ci saranno invece sei scatti per un importo lordo annuo di 700 euro ciascuno. Che scendono a 600 euro per per l’area degli operatori. I sindacati durante le trattative di ieri, hanno ottenuto anche che i permessi della legge 104 per chi accudisce un disabile, possano essere fruiti non soltanto a giornate intere ma anche ad ore. Nel contratto, poi, entrano anche le regole sullo smart working e sul lavoro da remoto già ontrodotte per le funzioni centrali (ma che ovviamente non potranno essere applicate agli infermieri). Dopo il contratto della Sanità, rimarranno da firmare solo altri due accordi: quello degli Enti locali e quello della Scuola. Al momento quello più indietro è quest’ultimo. 

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Ultimo aggiornamento: 19:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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