Sempre più carte e informazioni. Con il nuovo Decreto Trasparenza scattano nuovi obblighi per la lettera di assunzione di colf, badanti e baby sitter.
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— Il Messaggero (@ilmessaggeroit) October 9, 2022
Cosa inserire nel contratto
Attenzione, in caso di mancato rispetto dei nuovi obblighi si rischia una sanzione che può andare da 250 euro fino a 1.500 per ciascun lavoratore. Dunque, è meglio osservare con molta attenzione i nuovi paletti. Le regole, inoltre, si applicano anche a chi usa il “Libretto famiglia” ed escludono esclusivamente i rapporti di lavoro che prevedono una media di tre ore a settimana, calcolata in un periodo di quattro settimane consecutive. In più, la normativa non vale solo per i nuovi assunti, ma anche per i dipendenti già in servizio al 1 agosto 2022. Nel dettaglio, però, quali sono i dati da indicare a colf, badanti e baby sitter? Le informazioni che non possono mancare all’interno del contratto sono molteplici: identità delle parti, luogo di lavoro, inquadramento. Poi ancora livello e qualifica del lavoratore, tipologia di rapporto, durata del periodo di prova, durata delle ferie e di altri congedi retribuiti. Così come l’importo iniziale della retribuzione e le modalità di pagamento, la programmazione dell’orario di lavoro, la procedura e i termini di preavviso in caso di dimissioni e licenziamento. Ma bisognerà anche riepilogare i congedi retribuiti ai quali il lavoratore o la lavoratrice ha diritto. Per lo stipendio, poi, non basterà indicare il valore, ma sarà necessario anche inserire gli elementi costitutivi, come minimo tabellare, superminimo, indennità, modalità di versamento e periodo di pagamento.
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Il nodo dell'orario
Un paragrafo ad hoc dovrà essere dedicato all’orario di lavoro, con una specifica nel caso di orario prevedibile o imprevedibile. Nel primo caso, il datore di lavoro può semplicemente comunicare la programmazione, le eventuali condizioni dello straordinario e quelle per i cambi turno. Se invece l’orario è imprevedibile, il datore deve comunicare oltre alla variabilità della programmazione del lavoro, anche l’ammontare minimo delle ore retribuite garantite, le ore e i giorni nei quali il lavoratore è tenuto a svolgere le prestazioni e il periodo minimo di preavviso al quale ha diritto prima di iniziare a lavorare. Le assoziazioni dei lavoratori sono preoccupare e chiedono un periodo transitorio per dare alle famiglie il tempo di adeguarsi. I nuovi obblighi del decreto Trasparenza possono essere un problema per le famiglie che non sono assistite da un’associazione datoriale o da un professionista nel gestire il rapporto di lavoro domestico. Il rischio è che con un aggravio della burocrazia aumenti il lavoro irregolare.