Coldiretti su Covid e ristorazione: arriva bonus salva Made in Italy

Martedì 13 Ottobre 2020
Coldiretti su Covid e ristorazione: arriva bonus salva Made in Italy
(Teleborsa) - La ristorazione è uno dei settori più colpiti dall'emergenza Covid-19, con un crack da 34 miliardi per l'intero 2020. Lo rivelano i dati Ismea che tengono in considerazione la crisi economica, il crollo del turismo e il drastico ridimensionamento dei consumi fuori casa provocati dall'emergenza sanitaria.

Secondo le elaborazioni di Coldiretti, c'è un drastico calo del 40% dei consumi extradomestici, per esempio colazioni, pranzi e cene fuori casa%. Questa riduzione ha colpito con effetto valanga l'intera filiera agroalimentare, causando mancati acquisti di cibi e bevande, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, passando per formaggi, salumi, frutta e verdura. Inoltre, il nuovo Dpcm del 12 ottobre prevede che ristoranti e bar chiudano alle 24, ma già dalle 21 sarà vietato consumare in piedi, che implica la possibilità di lavorare fino alle 24 solo per i locali dotati di tavoli.

Ed è proprio per provare a far rialzare questo settore ormai in ginocchio che Il Dl Agosto ha stanziato un bonus di filiera da 600 milioni di euro, con un contributo a fondo perduto a favore di ristoranti e agriturismi in difficoltà per l'acquisto di prodotti agricoli e alimentari.

La Coldiretti ha inoltre sostenuto lo stanziamento di altri 20 milioni di euro, nel 2020, da destinare a interventi di promozione dei prodotti della quarta gamma, verdure e ortofrutticoli freschi, in difficoltà per effetto del calo dei consumi. Questo settore ha registrato, infatti, un crollo degli acquisti fino al 30%, durante la fase più acuta della pandemia, con una riduzione media del 6% nel primo semestre, stando ai dati Ismea.

Da rilevare anche le misure agevolative per sostenere l'avvio di nuove imprese da parte di giovani under 30 e la possibilità di utilizzo delle risorse non impiegate per la riduzione volontaria della produzione di uve per il rafforzamento della misura della decontribuzione previdenziale, già prevista anche per il settore vitivinicolo e per il sostegno dei vini Ddp e Igp.
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