Cassetto digitale degli atti della PA, dal 2022 consentirà di abbandonare le scartoffie burocratiche

PagoPA ha tre progetti legati al Pnrr che vedranno la luce nei prossimi 12 mesi

Giovedì 16 Dicembre 2021
Cassetto digitale degli atti della PA, dal 2022 consentirà di abbandonare le scartoffie burocratiche

Dal 2022 arriva il «cassetto digitale degli atti». Il nuovo strumento della Pubblica Amministrazione consentirà agli italiani di abbandonare molte scartoffie burocratiche, come la conservazione di ricevute di pagamento e notifiche, lettere e risposte date alle amministrazioni pubbliche. Il nuovo cassetto digitale farà da interfaccia tra i cittadini o le imprese e la Pa. Sarà possibile effettuare pagamenti e archiviare atti e notifiche, anche di valore legale.

Il nuovo strumento è frutto dell'attuazione di alcuni dei progetti del Pnrr da parte della società PagoPA, la società pubblica per il digitale che gestisce la «App IO», usata per cashback e green pass. Nel 2022 vedrà la luce anche la piattaforma digitale nazionale dei dati che consentirà l'interoperabilità tra le varie amministrazioni: basterà fornire una sola volta a Agenzia delle Entrate o Inps l'Isee o il titolo di studio o l'indirizzo e le amministrazioni pubbliche non dovranno più richiederlo.

 

Gli obiettivi

«L'obiettivo è rendere i servizi Pa semplici come i privati», spiega il Ceo di PagoPA, Giuseppe Virgone Per capire l'impatto che questo avrà basta guardare i dati dell'anno che si sta per chiudere.

PagoPA ha registrato un totale di 180 milioni di operazioni di pagamento, per un valore di 34 miliardi.

App IO e Centro Stella

Hannno toccato quota 24 milioni i download dell'app IO, con quasi 55 mila servizi offerti da oltre 6.500 enti. La piattaforma di pagamenti elettronici, chiamata Centro Stella, che ha consentito durante il cashback di gestire più di 4 milioni di transazioni al giorno, presto consentirà nuovi servizi e sinergie tra pubblico e privato, come l'erogazione semplificata di bonus e servizi attraverso gli oltre tremila POS privati distribuiti sul territorio nazionale.

«Il 2021 è stato un anno di svolta per la pubblica amministrazione digitale - spiega l'amministratore unico di PagoPA, Giuseppe Virgone - abbiamo dimostrato che i servizi pubblici possono funzionare bene come quelli privati. Si comincia a formare una coscienza digitale bel settore pubblico e PagoPA sta cambiando il sistema e portando le amministrazione a pensare i servizi direttamente in digitale e a misura di cittadino».

La filosofia che è alla base dei progetti realizzati e di quelli che arriveranno - ad esempio la possibilità di ricevere subito i bonus pubblici legati ad acquisti di beni e servizi come previsto da un emendamento appena approvato nel decreto Recovery - Virgone la spiega così: «i servizi digitali funzionano solo se sono davvero semplici, se il servizio viene erogato senza che il cittadino debba attivarsi». L'esempio a cui guardare è quello del green pass che, per chi ha l' App IO, arriva automaticamente senza dover far altro che fare il vaccino o il tampone.

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Il 2022 di PagoPA e app IO

PagoPA è stata creata nel luglio 2019 ma, proprio con l'obiettivo di realizzare una trasformazione digitale in chiave pubblica, sta crescendo velocemente e una nuova spinta la riceverà dal Pnrr. Nata con una logica da start up conta ora 200 dipendenti. «Il 50% è under35 e l'età media è di 37 anni - afferma il direttore finanza e amministrazione, Maria Teresa Lucibello - abbiamo un approccio multidisciplinare: non solo ingegneri informatici, ma anche designer, data scientist, esperti di sicurezza e privacy e copywriter. Risorse che spesso hanno un background umanistico. Sul fronte economico, poi, il fatturato dal 2020 al 2021 è più che raddoppiato».

Se il 2021 è l'anno della svolta il 2022 sarà un anno ricco di novità. La società ha tre progetti legati al Pnrr che vedranno la luce nei prossimi 12 mesi, per essere implementati negli anni successivi, e sui quali è al lavoro un'apposita task force. Si parte dall'impegno a rendere più capillare la piattaforma pagoPA e la app IO: arriveranno su queste piattaforme nuovi servizi pubblici.

Ad esempio la possibilità di ricevere subito i bonus collegati a specifici acquisti o servizi con la stessa facilità e meccanismo del cashback. L'acquisto per l'utilizzo di un eventuale bonus bici o di un bonus mamme vedrebbe subito accreditato il beneficio. Uno strumento adatto anche ad altre evoluzioni, ad esempio per consentire che spese collegate a detrazioni vadano a finire direttamente nella dichiarazione precompilata, come oggi accade con gli scontrini dei farmaci.

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Il cassetto digitale

C'è poi la piattaforma delle notifiche: sarà una sorta di cassetto digitale nel quale finiranno tutte le lettere, atti, notifiche e conserverà i relativi pagamenti fatti verso le pubbliche amministrazioni. Il terzo progetto è invece quello che attuerà in modo digitale un pieno scambio di dati tra amministrazioni pubbliche: significa che non ci sarà più la necessità di fornire due volte informazioni che la Pa già possiede. L'Isee, ad esempio, lo si presenta una sola volta. Saranno due servizi che guarderanno al cittadino per migliorarne la vita, ma anche alle imprese, con impatto sull'efficienza eliminando degli inutili costi burocratici.

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 14:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA