Cashback a metà, verso il blocco del superpremio: bonus da 1.500 euro congelato fino a dicembre

Domenica 21 Febbraio 2021 di Francesco Bisozzi
Cashback a metà, verso il blocco del superpremio: bonus da 1.500 euro congelato fino a dicembre

 In bilico il super cashback. Rischia di essere congelato fino a dicembre il premio semestrale previsto per i centomila maggiori utilizzatori di carte e app di pagamento che si sono iscritti al cashback. Questa la soluzione al vaglio del ministero dell’Economia, chiamato a risolvere il problema dei “furbetti del rimborso” che frazionano i pagamenti ed eseguono micro-transazioni a raffica al solo scopo di scalare la classifica di chi usa di più la moneta elettronica e conquistare così il maxi-bonus in palio.

Nel frattempo i tecnici di PagoPa, la società in house di Palazzo Chigi che gestisce la misura, dovranno però mettere a punto un algoritmo in grado d’individuare (e scartare) le micro-transazioni sospette in modo che il premio da 1500 euro non finisca nelle mani sbagliate.

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Sono stati i gestori delle stazioni di benzina a sollevare il problema delle mini-transazioni. I furbetti del cashback da gennaio hanno preso d’assalto gli impianti di carburante aperti in modalità self-service. E c’è persino chi è arrivato a dividere un rifornimento da circa 7 euro in 62 pagamenti bancomat eseguiti in meno di un’ora, una tecnica consentita dall’attuale regolamento (c’è una lacuna normativa da colmare) e che però ha un costo elevato in termini di commissioni per gli esercenti presi di mira. Così Bruno Bearzi della Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti di Confcommercio: «Giusto rinviare il super cashback a dicembre per dare il tempo ai tecnici di individuare soluzioni tecnologiche in grado di isolare le micro-transazioni quando sono opera di furbetti. Non è giusto che siano i gestori delle stazioni di benzina ad andarci di mezzo, inoltre ci sono stati moltissimi casi di micro-pagamenti sospetti, ragion per cui la classifica del cashback risulta già falsata».

L’associazione di categoria aveva anche proposto d’introdurre un limite al numero di micro-pagamenti validi ai fini del cashback che è possibile effettuare nell’arco di un giorno nello stesso negozio: paletto che avrebbe dovuto interessare le transazioni pari o inferiori a un euro. Ma al momento questa strada sembra meno percorribile. I cittadini che hanno aderito al cashback, partito l’8 dicembre scorso in via sperimentale ed entrato a regime all’inizio di gennaio, sono 7,6 milioni. Gli strumenti di pagamento attivati sono più di 13 milioni, due in media a partecipante in pratica. Le transazioni elaborate dal sistema invece sfiorano al momento quota 300 milioni. La misura, nata per combattere l’evasione e fortemente voluta dall’ex premier Giuseppe Conte, finanziata per giunta con i soldi del Recovery fund, non piace all’attuale governo, determinato a puntare su altre leve per stanare il sommerso.

LE INTERROGAZIONI

La lega ha annunciato un’interrogazione al Mef per sapere quali provvedimenti verranno presi contro i furbetti del cashback. Forza Italia spinge per fare un tagliando al cashback visto che a prendere gli incentivi saranno a detta degli azzurri coloro che già usavano la moneta elettronica. Bloccare il cashback già a partire dal prossimo anno permetterebbe allo Stato di risparmiare un miliardo e mezzo di euro. Ma per contenere i costi della misura non è nemmeno escluso che il super cashback venga abolito del tutto e non solo rinviato: in questo modo si risparmierebbe più di mezzo miliardo di euro solo quest’anno. Rimarrebbe solo il cashback ordinario, l’incentivo fino a 150 euro a semestre per chi effettua almeno 50 transazioni in sei mesi.

 

A dicembre, quando è partita la sperimentazione, solo una minoranza degli iscritti (il 3,1 per cento) ha totalizzato 150 euro di cashback. Sono stati in tutto 3,2 milioni i partecipanti all’extra cashback di Natale (allora gli iscritti erano 5,8 milioni) che a dicembre hanno raggiunto la soglia minima delle 10 transazioni e che in questi giorni riceveranno un rimborso proporzionale ai loro acquisti con moneta elettronica. Il 14,5 per cento degli aventi diritto (468.822 persone) otterrà un rimborso di importo incluso tra i 100 e i 149 euro, il 49,6 per cento (1,6 milioni di cittadini) riceverà tra i 50 e i 99 euro e il 32,8 per cento (poco più di un milione di iscritti) dovrà accontentarsi di meno di 50 euro. 

Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 19:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA