Cartelle, “Rottamazione-ter” e “Saldo e stralcio”: più tempo per pagare le rate. Ecco tutte le scadenze

Rimane ferma però la regola dei 5 giorni di tolleranza rispetto alla scadenza

Lunedì 21 Marzo 2022
Cambia il calendario delle scadenze

Ci risiamo. L’emergenza non è finita per il calendario fiscale e così si è aperta una nuova finestra fiscale per pagare le rate dovute per il 2020 e il 2021 e legate al Saldo e Stralcio o alla Rottamazione-ter.

LA MODIFICA

È il risultato del via libera del Senato al decreto Sostegni ter, dove ha incassato la fiducia, estendo la sua portata, grazie alle modifiche parlamentari.

Le rate scadute potranno quindi essere versate entro il 30 aprile di quest’anno se in scadenza nel 2020. Ma poichè il 30 aprile è sabato e il primo maggio è domenica, ci sarà tempo di fatto fino al 2 maggio. Inoltre, dovranno essere pagate entro il 31 luglio le rate in scadenza nel 2021. In questo caso, la scadenza reale è ilil primo agosto, visto che il 31 luglio è domenica. Infine, si dovrà pagare entro il 30 novembre tutte le altre scadenze del 2022. Inoltre, vengono prorogati i termini delle esenzioni Imu per i soggetti colpiti dal sisma del 2012.

I GIORNI DI TOLLERANZA

Rimane ferma però la regola dei 5 giorni di tolleranza rispetto alla scadenza. Ed è meglio non andare oltre questa data, perché in questo caso scatterà la decadenza dal diritto, non si potrà richiedere la rateazione. Non resterà che pagare il debito residuo a cui si aggiungeranno sanzioni ed interessi. In questo modo i contribuenti avranno un’ulteriore occasione per chiudere i conti con il Fisco e lo Stato potrà sperare di recuperare un debito che vale circa 2,5 miliardi di euro.

A sostenere con forza la modifica del calendario è stata Forza Italia, che ha proposto l'emendamento al Decreto. «Abbiamo sempresostenuto la necessità di andare incontro alle esigenze di imprese e famiglie che, soprattutto in questa fase complicata della vita del Paese, stanno fronteggiando con coraggio le conseguenze della crisi pandemica e dell'aumento dei prezzi di tutte le materie prime a causa del conflitto tra Russia e Ucraina», ha spiegato Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia. «Il differimento del termine  - prosegue - rappresenta una misura di buon senso e, dunque, la declinazione concreta di quella tolleranza benevola che lo Stato-esattore deve avere nei confronti dei cittadini»

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