Cartelle esattoriali, nuova chance quelle rateizzate e scadute: domanda entro fine aprile per un nuovo piano di 72 rate. La guida

Lunedì 21 Febbraio 2022 di Gi.Fr.
Cartelle esattoriali, nuova chance quelle rateizzate e scadute: domanda entro fine aprile per un nuovo piano di 72 rate. La guida

Nuova chance per i contribuenti che non sono riusciti a pagare le rate delle cartelle esattoriali: potranno presentare una nuova domanda di rateazione entro il 30 aprile 2022. Lo prevede il decreto Milleproroghe che ha appena incassato la fiducia alla Camera. 

Fisco, il 43% dei contribuenti non è riuscito a pagare le rate della Rottamazione ter

Cartelle, nuova chanche per rateizzare

La norma riapre i termini per la rateazione del pagamento dei carichi contenuti nei piani di dilazione per i quali, prima dell'8 marzo 2020 (o del 21 febbraio 2020 per i contribuenti di Lombardia e Veneto allora in zona rossa) , sia intervenuta la decadenza dal beneficio.

Per queste cartelle esattoriali sarà consentito presentare la richiesta di dilazione  fino al 30 aprile 2022 alle stesse condizioni precedenti. Si potranno chiedere al massimo 72 rate mensili.

La decadenza

Occorre stare attenti a questo punto a non dimenticare di pagare le nuove rate. Per questa ultima chiamata infatti la decadenza dai benefici  scatterà dopo il mancato pagamento di cinque rate anche non consecutive. Precedentemente la decadenza scattava  dopo dieci rate non versate.

Il 43% dei contribuenti in difficoltà

La nuova possibilità di recuperare i benefici delle varie rateizzazioni con piani scaduti, è stata concessa anche perché sono tanti i contribuenti che in questi ultimi due anni con il Covid si sono trovati in enorme difficoltà. In particolare, secondo i dati forniti  dalla Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili,  il 43% della platea  interessata dalla rottamazione ter si è trovata in queste condizioni.

Piccole imprese 

Più tempo anche per il rimborso dei prestiti fino a 30 mila euro alle piccole imprese: quelli introdotti nella primavera di due anni fa, i cosiddetti prestiti Covid con garanzia pubblica. Una possibilità che riguardava (e riguarda) piccole e medie imprese, persone fisiche esercenti attività di impresa, professionisti e una serie di altri soggetti economici. La formula prevede una scadenza per l'avvio del rimborso del capitale, non prima di 24 mesi dall'erogazione; in precedenza vengono versati solo interessi. La novità messa a punto a Montecitorio nel decreto Milleproroghe è che - per i rimborsi che scattano nel 2022 - sarà possibile prolungare il termine di sei mesi, su richiesta di chi ha ricevuto il finanziamento e con l'accordo tra le parti.

Irap  

Viene posticipato al 30 giugno 2022 il termine per il versamento, senza sanzioni e interessi, dell'Irap non versata e sospesa con il Dl rilancio 2020, in caso di applicazione errata delle disposizioni relative alla determinazione dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione Ue per le misure di aiuto di Stato legate all'emergenza Covid.

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