Cartelle esattoriali e rateizzazioni, scade il 31 dicembre il termine per rinnovare la dilazione senza regolarizzare le somme scadute

Mercoledì 29 Dicembre 2021 di Giusy Franzese
Cartelle esattoriali e rateizzazioni, scade il 31 dicembre il termine per rinnovare la dilazione senza regolarizzare le somme scadute

Ancora pochi giorni per usufruire delle agevolazioni concesse dal decreto Ristori per i piani di rateizzazione delle cartelle esattoriali: dal primo gennaio si ritorna al regime ordinario, cosicché  il massimale di importo da rateizzare senza documentazione aggiuntiva scende da centomila a sessantamila euro e la decadenza si realizzerà al mancato pagamento di 5 rate anche non consecutive, anzichè 10.

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Per le richieste presentate fino  al 31 dicembre invece valgono ancora le regole del decreto Ristori: massimale 100.000 euro e decadenza dal piano di dilazione soltanto dopo 10 rate non pagate anche non consecutive. 

I DECADUTI

Corsa contro il tempo (entro il 31 dicembre 2021) anche per chi è già decaduto dal beneficio di una precedente rateizzazione per mancato pagamento delle rate e vuole essere riammesso al piano, dilazionando ancora anche le rate già scadute e non versate.

Dal primo gennaio 2022 si potrà infatti ancora richiedere una nuova dilazione ma - precisa il sito dell'Agenzia delle Entrate Riscossione «solo se il contribuente regolarizzi preliminarmente tutte le rate già scadute». Una differenza non da poco, quindi, visto che la richiesta entro il 31 dicembre, come detto, non obbliga al pagamento delle rate scadute del precedente piano.

I decaduti dai benefici delle varie rottamazioni  e "saldo e stralcio" possono chiedere una rateizzazione ordinaria (quindi senza agevolazioni di interessi e sanzioni come invece previsto dalle definizione agevolate) delle somme ancora dovute. 

CARTELLE ESATTORIALI 

La nuova legge di Bilancio estende anche alle cartelle esattoriali notificate nel primo trimestre 2022 l'allungamento del periodo a 180 giorni (rispetto ai 60 ordinari) per il pagamento delle somme dovute. Tale allungamento era già stato disposto per le cartelle notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021. Per i pagamenti entro tale nuovo termine, gli oneri di riscossione (cosiddetto "aggio") sono da corrispondere nella misura del 3% delle somme dovute e non saranno applicati interessi di mora. Prima della scadenza dei 180 giorni dalla notifica, l’Agente della riscossione non potrà dare corso all’attività di recupero del debito iscritto a ruolo. 

Ultimo aggiornamento: 17:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA