Cartelle esattoriali, nuova proroga: rottamazione quater per i ruoli maturati nel 2018-2019

Scatta a fine mese la scadenza fissata per i pagamenti della rottamazione

Lunedì 25 Aprile 2022 di Michele Di Branco
Cartelle esattoriali, nuova proroga: rottamazione quater per i ruoli maturati nel 2018-2019
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Pace fiscale, ultima chiamata o quasi. Mentre inizia il conto alla rovescia per sistemare la propria posizione con il fisco se si è decaduti dalle rate del 2020 di rottamazione ter e saldo e stralcio, già si studia un’ulteriore sanatoria.

Ampi settori della maggioranza (Lega e 5 Stelle in prima fila), spingono infatti per aprire i termini di una Rottamazione-quater utile a far rientrare tra i beneficiari anche i contribuenti in difetto con il fisco per ruoli maturati nel biennio 2018-2019. 

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Cartelle esattoriali, nuova proroga


Il governo ci pensa e prende tempo sul dossier, anche perché serve un miliardo di euro per coprire l’eventuale operazione. Ma l’ipotesi, spiegano fonti alle prese con il dossier, è più che concreta. I promotori delle Rottamazione-quater fanno notare che il magazzino dei crediti non riscossi ha sfondato il tetto dei 1.100 miliardi di euro. «Siamo l’unico Paese del mondo Occidentale – ha spiegato alcune settimane fa il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini – ad avere un magazzino con crediti di 22 anni: è ingestibile».


LE TAPPE

Alcune settimane fa il decreto Sostegni ter, così come modificato dal Parlamento, ha riaperto i termini per far rientrare nelle cartelle esattoriali agevolate oltre 530 mila contribuenti “sbadati”, vale a dire tutti quelli che, nel 2020 e nel 2021, non sono riusciti a pagare rispettando il piano rateale accordato dal fisco. Tornando ai pagamenti per rimettersi in carreggiata, la prima scadenza è quella del 30 aprile, riservata appunto a chi non ha pagato regolarmente nel 2020. Tuttavia, considerando i giorni festivi e i 5 giorni di tolleranza concessi per legge in questi casi, il termine slitta al 9 maggio. Pagare è importante: infatti in caso di versamenti oltre i termini previsti o per importi parziali, verranno meno i benefici della definizione agevolata (con il ritorno all’obbligo di versare tutte le tasse arretrate senza il beneficio del taglio di sanzioni, interessi, more e, nel caso del Saldo e Stralcio, dell’abbattimento di parte del debito) e i pagamenti già effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.


I 5 giorni di tolleranza saranno concessi anche per le altre scadenze previste: quella del 31 luglio 2022 per le rate di rottamazione-ter e saldo e stralcio scadute nel 2021 e quella del 30 novembre per le rate di rottamazione-ter previste nel 2022. Per il versamento dovranno essere utilizzati i bollettini già inviati dall’Agenzia riferiti alle originarie scadenze delle rate di ciascun anno che si possono richiedere anche sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it. È possibile pagare presso la propria banca, agli sportelli bancomat abilitati, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it e con l’App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa. 

LE MODALITÀ


Si può pagare anche direttamente agli sportelli ma esclusivamente su appuntamento. Infine, è possibile effettuare il versamento mediante compensazione con i crediti commerciali certificati maturati nei confronti della pubblica amministrazione. Fra i 530 mila contribuenti interessati dalle sanatorie, a livello regionale, il Lazio è al primo posto con 77 mila contribuenti (56 mila a Roma), seguito dalla Campania con 65.209 (33 mila a Napoli) e dalla Lombardia con 64.752 (30 mila a Milano). Questa tornata di sanatorie potrebbe non essere l’ultima. I promotori delle Rottamazione-quater fanno notare che la crisi legata prima alla pandemia e poi alla guerra spingono per una riapertura. Gli interventi “sanatori” del passato, tuttavia, non hanno risolto il problema.
«Si sono fatti dei tentativi con la rottamazione e il saldo e stralcio, che però non hanno portato alla riduzione» ha osservato lo stesso Ruffini. Il flusso di tasse non pagate che entrano nel magazzino sembra inarrestabile, è sette volte superiore ai crediti che Entrate-Riscossioni riesce a riscuotere. Infatti ogni anno entrano 70 miliardi di crediti e ne vengono riscossi solo 10. 

Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 13:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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