Deutsche Bank, venerdì nero per le Borse: caos nel mercato dei bond

Le rassicurazioni di Lagarde sul settore non sono bastate a frenare le vendite

Venerdì 24 Marzo 2023 di Rosario Dimito e Gabriele Rosana
Borse oggi 24 marzo, crollano listini europei: Milano maglia nera con -2,5%. L'Euro in calo sul dollaro

«Le banche europee sono solide e resilienti».

Ma, se necessario, «la Bce è pronta a intervenire a sostegno della liquidità», è stato il messaggio che la presidente Christine Lagarde ha affidato all’Eurosummit di ieri, nel tentativo di sgombrare il campo dai timori di un effetto contagio dopo i crac in Usa e Svizzera. Nonostante questo, una nuova bufera ha aggredito le Borse europee. Anche perché dall’Eurosummit non sono arrivate novità concrete sul progetto di Unione Bancaria, ovvero sulle garanzie comuni per i depositi bancari che da sole potrebbero “blindare” il sistema bancario europeo da imprevisti che ne mettano a repentaglio la stabilità.
 

In questo clima di massima incertezza e di volatilità, è bastato che ieri mattina Deutsche Bank, primo istituto tedesco, riscattasse bond AT2 subordinati per 1,5 miliardi di dollari con scadenza 2028, quindi in largo anticipo, per dare la stura alle peggiori suggestioni. Peraltro, poco prima si era appreso che altre due banche tedesche, la Deutsche Pfandbriefbank e la Aareal Bank, due istituti specializzati nel real estate, avevano deciso di non rimborsare propri bond AT1 prossimi alla scadenza (per 300 milioni) a causa delle «condizioni di mercato» e «dei costi economici troppo elevati». Tanto è bastato perché il panico prendesse il sopravvento riportando d’attualità la brutta cancellazione dei 16 miliardi di bond AT1 del Credit Suisse deciso dalle autorità elvetiche. Sicché i fondi speculativi, pronti a intervenire su un mercato del credito già teso di suo, hanno dato l’affondo con una valanga di vendite sul “pezzo grosso”, vale a dire il titolo Deutsche Bank che così è arrivato a perdere fin quasi il 15%, trascinando l’Eurostoxx di settore al -4,2%. A tentare di placare gli animi è intervenuto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, secondo il quale «non c’è ragione di inquietarsi per Deutsche Bank, una banca molto profittevole che ha radicalmente modernizzato il suo modello di business». 

Perdite in tutta Europa

Ciò ha consentito al titolo dell’istituto tedesco di ridurre la perdita al 6,7% a fine seduta (il listino di Francoforte ha chiuso a -1,6%). Il pannicello delle rassicurazioni tedesche non ha però impedito che Milano archiviasse una perdita del 2,2%, Madrid del 2% e Parigi dell’1,7% di Parigi. Particolarmente penalizzati i bancari milanesi, sebbene da più parti si sostenga che proprio le banche italiane sono tra le meno esposte vista la robustezza dei patrimoni e l’abbondante liquidità di cui dispongono. Nondimeno, Unicredit e Bper hanno perso il 4%, Banco Bpm il 3,4%, Mps e Intesa Sanpaolo il 2,4%. Piazza Affari ha bruciato 14,5 miliardi di valore mentre le principali borse 130 miliardi.


Le tensioni su Deutsche Bank, sesto istituto europeo, non sono peraltro nuove e, sebbene Scholtz abbia parlato di nuovo modello di business, l’istituto è vulnerabile anche per il suo passato turbolento di ristrutturazioni: dal 2010 al 2017 ha mandato a casa 35mila dipendenti, ha pagato circa 10 miliardi di multe per irregolarità con la Bafin e un giro di rubli sospetti, ha rastrellato 26,5 miliardi di capitale fresco in tre operazioni e ha sostituito quattro amministratori delegati. Quello attuale, Christian Sewing, insediatosi nel 2019, ha oggettivamente modificato le direttrici dell’attivo, tanto che il bilancio 2022 di Deutsche Bank si è chiuso con 5,7 miliardi di utile, ma certe nomee sono dure a morire. Tanto che ancora oggi c’è chi teme che il portafoglio di Deutsche Bank sia ancora minato da una notevole massa di titoli tossici. E certamente non piace che la quotazione di alcune sue emissioni obbligazionarie abbiano ceduto terreno in abbondanza.
Una spiegazione tecnica sulla giornata borsistica di ieri l’ha fornita Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo. «Ho visto di nuova maretta - ha detto - ma i mercati fanno il loro mestiere. Quando ci sono forti variazioni nei prezzi tendono ad accentuarle perché sulle differenze guadagnano, poi si riassestano». In breve, la giornata di ieri non dovrebbe avere gravi conseguenze, sempre che non emergano cattive notizie sui bilanci delle banche tedesche. 

Ultimo aggiornamento: 23:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA