Perché le Borse crollano (e Milano perde il 3%)? Dalla recessione all'effetto Von der Leyen, cosa è successo oggi

Deutsche Bank prevede la recessione in Germania. in Gran Bretagna il governo Truss taglia le tasse senza coperture e provoca vendite sui titoli di stato mentre la sterlina crolla sul dollaro

Venerdì 23 Settembre 2022
Crollano le Borse, si teme recessione: in Italia pesa l'incertezza del voto e le parole della Von der Leyen

Le principali Borse europee chiudono l'ultima seduta della settimana in forte calo. A Milano, Piazza Affari termina le contrattazioni con il risultato peggiore (-3,36%) con il Ftse Mib a 21.066 punti. Francoforte chiude gli scambi a -1,98%. Londra lascia sul terreno il 2,01%. Male anche Parigi che termina la seduta in rosso a -2,28%.

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Borse europee in nero, cosa succede

Tra le possibile cause della perdita delle borse mondiali ci sono i timori per la recessione, alimentati dagli indici Pmi della fiducia dei manager di Francia, Germania e Ue, tutti al di sotto delle stime. In Gran Bretagna, inoltre, il mercato britannico sembra non aver apprezzato il piano di emergenza presentato dal governo inglese e formalizzato oggi in Parlamento: un pacchetto di misure per i prossimi cinque anni che prevede tagli alle tasse per rilanciare la crescita economica e contribuire a contrastare il caro vita.

Effetto Von der Leyen

Il Ftse Mib di Piazza Affari perde più degli altri indici europei (-3,12% a 21.120 punti) dopo che la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen«, ha messo in guardia l'Italia dalle conseguenze di un eventuale allontanamento dai principi democratici, lanciando una minaccia, neanche troppo velata, in vista delle elezioni di domenica 25 settembre che, secondo le previsioni, dovrebbero essere vinte dalla coalizione di destra guidata da Giorgia Meloni.

"Il mio approccio è che qualsiasi governo democratico sia disposto a lavorare con noi, lavoreremo insieme", ha detto dall'Università di Princeton, negli Stati Uniti. "Se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Ungheria e Polonia", ha aggiunto. Il riferimento è alla proposta della Commissione Ue di sospendere circa 7,5 miliardi di euro di finanziamenti all'Ungheria per corruzione, il primo caso simile nel blocco, nell'ambito di una nuova sanzione volta a tutelare maggiormente lo Stato di diritto.

Ultimo aggiornamento: 21:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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