Borse, Wall Street affonda e trascina i Mercati europei in negativo: Milano chiude a -0,32%, si teme recessione Usa

In forte calo Tesla, che trascina al ribasso tutte le altre Magnifiche 7

lunedì 10 marzo 2025
Borse, Wall Street affonda e trascina i Mercati europei in negativo: Milano chiude a -0,32%, si teme recessione Usa

Dopo un fugace tentativo di recupero, le Borse europee tornano ad ampliare le perdite e si portano sui minimi di giornata, con Milano in calo dell'1,08%, in scia ai forti ribassi di Wall Street.

Alla Borsa americana vanno male soprattutto i tecnologici, con il Nasdaq arrivato a cedere oltre 3 punti, cosa che in Europa si riflette sull'andamento dell'Euro Stoxx 600 Tecnologia (-2,82%). Va ancora peggio a Madrid (-1,3%) e soprattutto a Francoforte (-1,7%), dopo che i Verdi tedeschi hanno annunciato che non intendono fornire i voti necessari per l'approvazione in parlamento della riforma del freno al debito che limita la capacità di indebitamento del governo allo 0,35% del Pil. Fanno poco meglio, invece, Parigi e Londra (entrambe -0,7%) e Amsterdam (-0,9%).

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Stati Uniti, rischio recessione

Sprofonda il Nasdaq Composite, con il timore che gli Stati Uniti affronteranno presto una recessione. L'indice tech cede ora il 3,4%; più contenuti i cali per S&P 500 e Dow Jones, che perdono rispettivamente l'1,9% e l'1%. A pesare sono le dichiarazioni del presidente statunitense, Donald Trump: ieri, intervistato da Fox, rispondendo a una domanda sulla possibilità di una recessione, ha risposto che l'economia sta vivendo «un periodo di transizione, perché quello che stiamo facendo è davvero notevole», riferendosi alle sue politiche. Il segretario al Commercio, Howard Lutnick, ha invece ribadito che non ci sarà una contrazione nell'economia statunitense, riconoscendo però che i prezzi di alcuni prodotti potrebbero crescere.

La settimana proporrà diversi dati economici di rilievo, che daranno maggiori indicazioni sullo stato di salute dell'economia statunitense: domani il rapporto Jolts sulle offerte di lavoro, mercoledì l'inflazione Cpi di febbraio, giovedì l'inflazione Ppi e le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione, venerdì la fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan. Sul Nasdaq, tra i peggiori c'è Tesla, che cede l'8,6% dopo sette settimane di fila in calo e aver cancellato i guadagni registrati dalle elezioni di novembre. Nvidia e Apple i peggiori sul Dow Jones con ribassi di oltre il 5%.

Tesla, il crollo non si ferma

Il titolo di Tesla continua a essere il peggiore sullo S&P 500, con un ribasso dell'8,5%. A incidere sul titolo, oltre al generale sell-off dovuto al timore di una prossima recessione, sono i dati delle vendite di febbraio in Cina: la società di Elon Musk ha quasi dimezzato le vendite a 30.688 veicoli (-49% annuo), per una quota di mercato nel settore delle vetture elettriche scesa di 4 punti percentuali al 3,9%. Più pesante, secondo i dati della China Passenger Car Association (Cpca), è l'export: appena 3.911 unità (-87%). Inoltre, il titolo di Tesla è stato tagliato da Ubs e a poco è servito, al contrario, il rialzo del rating da parte di Wedbush. Tesla ha cancellato i guadagni ottenuti dall'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, mandando in fumo oltre 800 miliardi di dollari di capitalizzazione.

Ultimo aggiornamento: 17:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA