Bonus vacanze, niente proroghe: non piace a famiglie e agenzie di viaggio. Non spesi quasi 500 milioni

Domenica 27 Giugno 2021 di Francesco Bisozzi
Bonus vacanze, niente proroghe: non piace a famiglie e agenzie di viaggio. Non spesi quasi 500 milioni

L’Italia si toglie la mascherina e approda nella zona bianca totale, ma il bonus vacanze ancora non riparte. L’agevolazione non sfonda nemmeno nelle agenzie di viaggio, dove da giugno il bonus è fruibile per effetto di una modifica introdotta dal primo decreto Sostegni, che ne ha esteso il perimetro d’uso: per la Fiavet, la Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo, attualmente solo un cliente su tre prenota con lo sconto di Stato. E così oltre la metà delle famiglie che hanno richiesto il bonus nel 2020 risulta non averlo ancora utilizzato: in tutto sono circa un milione i voucher non sfruttati su 1,8 milioni di sconti autorizzati. Risultato? La misura, che un emendamento al Sostegni voleva prorogare addirittura fino a giugno del 2022, scadrà in realtà alla fine di quest’anno come stabilito dall’ultimo Milleproroghe. PagoPa, che gestisce l’app Io, il canale attraverso cui passa l’agevolazione, attende ora l’ok dell’Agenzia delle Entrate per inviare agli utenti in possesso del bonus vacanze un messaggio di notifica che ricorderà loro di sfruttare l’agevolazione entro la fine dell’anno. 

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Bonus vacanze: i fondi

I bonus erogati e non spesi valgono quasi 500 milioni di euro di tesoretto.

Per effetto delle modifiche introdotte strada facendo, i voucher oltre che nelle agenzie di viaggio possono essere spesi ora anche presso i tour operator. Così la presidente di Fiavet Confcommercio, Ivana Jelinic: «Da noi solo il 30 per cento di chi prenota lo fa usando il bonus vacanze. Ora l’importante è che le risorse che a dicembre non risulteranno spese vengano reinvestite in sostegni per il settore del turismo, chiamato oggi a una difficile ripartenza». Critica anche l’Unione nazionale dei consumatori. «Abbiamo subito detto che poter spendere il bonus anche nelle agenzie di viaggio non sarebbe bastato per far risorgere il provvedimento. L’agevolazione era nata male e richiedeva un cambio radicale del meccanismo, perché quello attuale chiede agli albergatori, e adesso anche alle agenzia di viaggio, già sull’orlo del fallimento per via della crisi, di anticipare l’80 per cento del bonus sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto. Ora sarebbe criminale lasciare quei soldi congelati, bisogna intervenire», spiega il presidente dell’Unione nazionale consumatori Massimiliano Dona. 

Più nel dettaglio, la misura introdotta dal precedente governo per provare a salvare l’estate italiana del 2020 prevede sconti variabili sulla base della numerosità del nucleo richiedente: si parte da 150 euro, per i single, per poi salire a 300 euro quando la famiglia beneficiaria è composta da due elementi, fino ad arrivare a toccare la soglia dei 500 euro nel caso dei nuclei più numerosi. Il voucher, per quanto riguarda gli aventi diritto (era necessario avere un Isee sotto 40 mila euro), si traduce in uno sconto dell’80 per cento sul prezzo da pagare per la vacanza, mentre il restante 20 per cento va scaricato come detrazione d’imposta. I termini per richiederlo sono scaduti alla fine dello scorso anno. Nelle settimane scorse era stata anche ipotizzata una riapertura dei termini per presentare le domande per il bonus e favorire così lo smaltimento delle risorse inutilizzate, ma poi non se ne è fatto più niente. 

Le strutture

La scorsa estate, dopo una partenza sprint (nelle prime ventiquattro ore il bonus vacanze era stato scaricato da 150 mila aspiranti vacanzieri) l’agevolazione aveva presto rallentato la sua corsa. Alla fine di agosto del 2020 le famiglie che avevano ottenuto lo sconto erano circa 1,4 milioni, ma solo una su tre lo aveva effettivamente utilizzato, una minoranza. Le risorse “atterrate” negli alberghi e nelle altre strutture ricettive mediante la misura pro-vacanze ammontavano, sempre alla fine della scorsa estate, a 200 milioni di euro circa, su oltre 600 milioni di euro prenotati dagli aspiranti vacanzieri che avevano richiesto il voucher. A meno di una svolta, quest’anno il flusso di denaro generato dall’uso dei bonus vacanze ancora in circolazione dovrebbe attestarsi sulle stesse cifre. 
Intanto, secondo le previsioni di Assoturismo Confesercenti, tra giugno e agosto il sistema ricettivo registrerà 33 milioni di arrivi circa e 140 milioni di pernottamenti complessivi, di cui 34,8 milioni legati a presenze straniere.
 

Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 00:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA