Bonus tv: scadenza, come funziona e come richiederlo. Ultima chiamata, in cassa ancora 53 milioni

Dal Mise stanziati complessivamente 319 milioni per dare una forte spinta alla trasformazione digitale

Giovedì 21 Luglio 2022 di Francesco Bisozzi
Bonus tv, ultima chiamata: in cassa ancora 53 milioni. Ecco come funziona e come richiederlo

Bonus tv, ultima chiamata. Nel serbatoio delle risorse per gli indennizzi per il cambio di televisori e decoder in vista dello switch off di gennaio restavano al 16 luglio circa 53 milioni dei 319 stanziati dallo Stato. È corsa al beneficio: per riscuotere gli aiuti c’è tempo fino al 31 dicembre o fino alla fine delle coperture.

Fin qui circa 1,3 milioni di nuclei hanno richiesto il bonus tv e decoder, introdotto sul finire del 2019, per una spesa complessiva pari a 51 milioni di euro, mentre il bonus rottamazione è stato ricevuto da una platea più ampia, quasi 3 milioni di famiglie, per una spesa che supera la soglia dei 215 milioni di euro. È quanto emerge dai dati contenuti nell’ultimo report del Mise guidato da Giancarlo Giorgetti sugli indennizzi. Insomma, oltre 4 milioni di famiglie hanno beneficiato di questi incentivi. 

Bonus psicologo, dal 25 luglio online la piattaforma Inps per le richieste

I PARAMETRI

Nel caso del bonus rottamazione l’aiuto si traduce com’è noto in uno sconto del 20% sull’acquisto di un nuovo televisore, del valore comunque non superiore a 100 euro, a patto che l’apparecchio di cui ci si disfa sia stato comprato prima del 22 dicembre del 2018. Il bonus tv e decoder, riservato ai nuclei con Isee non superiore ai 20mila euro, equivale a un risparmio di 30 euro sull’acquisto. Più nel dettaglio, le richieste per il bonus tv hanno toccato il picco lo scorso mese di ottobre (190.727). Sempre a ottobre del 2021 il bonus rottamazione aveva raggiunto la vetta delle 536mila istanze. Dall’inizio dell’estate il bonus rottamazione ha totalizzato 200mila domande circa, mentre quello per tv e decoder più di 40mila. 

I TEMPI

La prima fase del passaggio alla nuova televisione digitale si è conclusa il mese scorso, con il completamento della riorganizzazione delle frequenze. Un processo partito dalla Sardegna a novembre e giunto al termine a giugno in Campania. Nei giorni scorsi sono state anche cessate le ultime frequenze ancora attive per uso televisivo della banda 700 megahertz. In precedenza, a inizio marzo, era stata attivata dalle emittenti televisive la codifica Mpeg-4 sullo standard tecnologico Dvbt, per consentire la trasmissione dei programmi in alta qualità. L’ultima fase di questo percorso si consumerà a gennaio 2023, ricorda il Mise, quando verrà adottato lo standard di trasmissione digitale terrestre di seconda generazione Dvb-T2.

Perciò i cittadini che hanno la necessità di cambiare il televisore o di acquistare un decoder aggiornato per continuare a vedere i loro programmi preferiti sul piccolo schermo hanno tempo fino al 31 dicembre per dotarsi di nuovi apparecchi. Il Mise ha anche promosso in questi mesi una capillare campagna di comunicazione e informazione istituzionale, accompagnata da una continua collaborazione con operatori, stakeholder del settore, Regioni e Comuni coinvolti dalla riorganizzazione delle frequenze. Non solo. Per ridurre al minimo i disagi dovuti al passaggio al nuovo digitale terrestre, sono previsti in arrivo nei Comuni di montagna incentivi e contributi alle comunità per l’accesso al satellitare. 

Registro delle Opposizioni, 3 modi per bloccare la pubblicità molesta a partire dal 27 luglio

Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 09:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci