Bonus trasporti 60 euro per abbonamenti bus e treni locali: come ottenerlo (e chi può richiederlo)

La misura per far fronte al caro benzina: sarà destinato a chi ha redditi inferiori a 20mila euro (non più 35mila)

Sabato 14 Gennaio 2023 di Mario Ajello
Bonus trasporti 60 euro per abbonamenti bus e treni locali: come ottenerlo (e chi può richiederlo)

Pendolari e studenti. Le categorie del bonus trasporti sono loro. E il reddito inferiore di 20mila euro annui è il requisito cardine - almeno il tetto di cui si sta discutendo - per le nuove agevolazioni del governo sulla mobilità. Un tavolo interministeriale è pronto a mettere a punto la norma che sta molto a cuore a Giorgia Meloni e che rappresenta ai suoi occhi un’iniziativa sociale di cui c’è molto bisogno urgente. 

La novità nel decreto carburanti

 
«Nell'ultimo decreto - parola di premier - c'è una norma che rimborsa i pendolari della somma che spendono per gli abbonamenti ai mezzi pubblici. Stiamo cercando di aiutare, in una situazione di difficoltà, chi è in maggiore difficoltà piuttosto che dare aiuti indistintamente a tutti». La novità ancora allo studio è inserita nel provvedimento sui prezzi dei carburanti sul tavolo del Mef: dovrebbe però vedere la luce entro la settimana prossima. Ovviamente questo provvedimento rientra nella lotta al caro benzina

Resta dunque da vedere quale sarà alla fine la struttura del bonus per i pendolari. Il riferimento più immediato è al Bonus trasporti da 60 euro che era stato lanciato dal Ministero del Lavoro, guidato da Andrea Orlando, con l'allora Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, di Enrico Giovannini, come sostegno al reddito all'apice della crisi energetica: è stato congegnato dal decreto Aiuti, convertito nel luglio scorso.

Lì si prevedeva la richiesta del bonus su una piattaforma dedicata, per poi procedere alla sottoscrizione dell'abbonamento, scalando il bonus ottenuto dal costo. Una modalità diversa, che i tecnici potrebbero ora valutare, sarebbe invece quella di prevedere prima il pagamento presso la società di Tpl, per poi procedere alla richiesta di rimborso attraverso un nuovo portale dedicato.

Come funziona e come ottenerlo

Restando all'esperienza nota, il primo Bonus trasporti, scattato a settembre, era stato finanziato con 79 milioni di euro. Prevedeva la copertura fino al 100% del valore degli abbonamenti, per un limite massimo di 60 euro, ed era utilizzabile per l'acquisto di un solo abbonamento (annuale, mensile o relativo a più mensilità) nel mese in cui si è richiesto e ottenuto: il periodo di validità del buono aveva infatti il limite al mese solare di emissione, anche se si effettua l'acquisto di un abbonamento annuale o mensile che parte dal mese successivo.
L'erogazione del Bonus è passata attraverso il portale bonustrasporti.lavoro.gov.it (cui avevano aderito oltre 1.100 aziende del trasporto locale) del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con accesso attraverso le identità digitali Spid e Cie. Requisito per accedere: reddito complessivo del 2021 non superiore a 35mila euro (ora diventati 20mila).

 

Una volta ottenuto il buono, questo era spendibile presso un solo gestore dei servizi di trasporto pubblico e doveva essere utilizzato entro il mese di emissione presentandolo alle biglietterie del gestore selezionato; il quale a sua volta accedeva al portale verificandone la validità. In caso positivo veniva subito rilasciato l'abbonamento richiesto e il gestore provvede a registrare sul portale l'utilizzo del buono, indicando l'importo effettivamente fruito dal beneficiario stesso.
Il bonus ha ricevuto via via rifinanziamenti, visto il successo. Prima il fondo dedicato è stato portato a 180 milioni dall'Aiuti bis, poi si sono aggiunti altri 10 milioni (per un totale, dunque, di 190 milioni). I numeri emersi dalla prima campagna erano di primissimo piano: 2,7 milioni bonus staccati, per un costo intorno ai 140 milioni. La media è dunque poco superiore ai 50 euro a bonus, perché in alcuni casi i costi di abbonamento mensili erano inferiori ai 60 euro di tetto massimo.

L'ex ministro Orlando ha chiesto il rifinanziamento per il 2023 della misura, per altro correggendo la soglia e prevedendone anche una a 350 euro per gli annuali, che in un primo momento è stato negato con la legge di Bilancio e con l'Aiuti Quater. Nella conversione di quest'ultimo, però, Orlando ha presentato un ordine del giorno che alla fine è passato anche con i voti della maggioranza e che impegna il governo a valutare di tornare a finanziare il bonus. Un voto seguito a stretto giro dall'annuncio di Meloni.

Stando alle prime indiscrezioni, quindi, è possibile che il nuovo bonus trasporti ricalchi quello in vigore fino a fine 2022. Il nuovo bonus sarà sempre da 60 euro ma andrà solamente a chi ha redditi inferiori a 20mila euro (non più 35mila). Per questo intervento viene previsto uno stanziamento da 100 milioni di euro. Il buono sarà nominativo, utilizzabile per acquistare uno solo abbonamento e non costituisce reddito imponibile.

Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 09:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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