Bonus terme: come funziona, come fare domanda e le strutture che lo accettano

In base alle risorse disponibili, le richieste che si possono accogliere saranno circa 250mila

Lunedì 8 Novembre 2021
Bonus terme, oggi via alle domande: le 186 strutture dove usare lo sconto fino a 200 euro
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Bonus terme al via. Dalle ore 12 di oggi, 8 novembre, si parte con le domande per lo sconto del 100% sul prezzo d'acquisto dei servizi termali, fino a un massimo di 200 euro e senza limiti di Isee. Gli stabilimenti interessati si sono accreditati lo scorso 28 ottobre su una piattaforma di Invitalia. Per prenotarsi basta rivolgersi direttamente a loro, prenotando a partire da quell'orario, quando le strutture potranno collegarsi a Invitalia per fare lo sconto. Le risorse in campo sono ad esaurimento (al momento sono previsti 53 milioni di euro) e quindi le domande che si possono accogliere saranno circa 250mila. Questo significa che i voucher potrebbero esaurirsi in breve tempo e ovviamente chi arriva prima avrà sicuramente diritto allo sconto, mentre chi ritarda potrebbe rimanere fuori, almeno in un primo momento. Vediamo nel dettaglio come funzionerà lo sconto e l'elenco delle strutture disponibili.

Bonus terme: come funziona

L'elenco degli stabilimenti

Gli stabilimenti accreditati sono 186. Ne ha di più il Veneto (74 la maggioranza nel Padovano), di meno il Piemonte, Liguria, Basilicata e Calabria (1). Tre sono gli impianti in Friuli VG: Arta Terme, Grado e Monfalcone.

Ecco l'elenco completo:

Tutte gli altri sono disponibili sull'apposito sito https://bonusterme.invitalia.it/ divisi per regioni di appartenenza.

Buono sconto

Il contributo consiste in uno sconto del 100% sul prezzo d'acquisto dei servizi termali, fino a un massimo di 200 euro. Il bonus si rivolge a tutti i cittadini con più di 18 anni e residenti in Italia, senza limiti di Isee e senza paletti legati al nucleo familiare.

La procedura di ottenimento sarà gestita da Invitalia e varrà solo per servizi termali presso gli enti accreditati. In ogni caso Federterme fornisce e fornirà supporto informativo agli utenti sul suo sito, dove ha già previsto un form ad hoc. Iscrivendosi, inserendo i propri dati, si può ricevere subito e gratuitamente, via mail o sms, tutte le ultime informazioni per rimanere aggiornati.

I centri termali non devono essere a carico del servizio sanitario nazionale o altri enti pubblici e non devono usufruire di ulteriori benefici già riconosciuti all’utente. Sarà possibile cumulare al bonus le detrazioni fiscali riconosciute sui costi non coperti.

I servizi termali coperti saranno sia i trattamenti come le cure di tipo sanitario (ad esempio attraverso idropinoterapia, irrigazioni, inalazioni, insufflazioni e politzer crenoterapico solfureo), con o senza prescrizione del medico, sia le prestazioni di wellness e beauty, quindi di benessere.

Come fare domanda

A ogni richiedente sarà attribuito un unico buono, non cedibile a terzi. Chi è interessato ad ottenere il bonus dovrà prenotare direttamente presso l’ente termale accreditato. Il titolare dello stabilimento si collegherà alla piattaforma di Invitalia, accedendo tramite Spid, verificando che il bonus non sia già stato richiesto dal cliente e che sia ancora disponibile. Quindi, se è tutto ok, la struttura applicherà lo sconto e rilascierà un documento di avvenuta prenotazione, che servirà anche per conteggiare le domande che hanno ottenuto il via libera.

Dopo la prenotazione ci saranno 60 giorni di tempo per usufruire del servizio, altrimenti l’agevolazione decade. L’ente termale dovrà accedere al portale di Invitalia, selezionare la prenotazione e inserire la data di avvio dei servizi. Non oltre 45 giorni dopo, previa emissione di fattura, sarà possibile richiedere il rimborso del buono già fruito dall'utente.

Per farlo si dovrà allegare il documento di spesa, con il codice univoco della prenotazione, e le dichiarazioni sul rispetto della privacy. Invitalia avrà quindi 30 giorni per erogare il rimborso, inviato direttamente sul conto corrente dell'ente termale, fornito in fase di accreditamento. In caso di controlli i tempi potrebbero essere più lunghi.

Quando non si può usare il bonus terme

Attenzione, però, a due altre avvertenze sottolineate sul sito di Invitalia. Il bonus:

- non costituisce reddito imponibile del cittadino che ne beneficia e non può essere calcolato nel valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee);

- e non può essere utilizzato per i servizi di ristorazione e ospitalità

Per accedere ai centri termali, infine, è necessario essere in possesso del Green pass

Il commento

Oggi si aperto il «click day» per accedere al bonus termale, e il Veneto (dati Invitalia) ha totalizzato il maggior numero di stabilimenti accreditati al servizio a livello nazionale avendo il distretto termale più grande d'Europa, tanto da mandare in down il sistema per l'elevato numero di richieste. «La misura è ottima - dice Massimiliano Schiavon, presidente Federalberghi Veneto - Il provvedimento ha avuto molto successo, e tutta la categoria l'ha accolto con grande favore, così come i nostri clienti che ancora una volta hanno sancito il primato del Veneto a livello europeo come polo termale. Il problema, però, è che se affidiamo le opportunità ad infrastrutture che all'avvio della procedura crashano siamo sempre punto e a capo. Il salto di qualità non lo abbiamo soltanto nell'immissione di misure che sono chiaramente positive, ma quando i meccanismi funzionano. O cambiamo le modalità di accesso, o rendiamo performanti le infrastrutture. E questo è ancor più preoccupante in previsione di quanto potrà avvenire  con il contributo 80%, se verrà usato lo stesso sistema di assegnazione delle risorse secondo il medesimo criterio di priorità».  

Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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