Bonus professionisti e partite Iva, modulo e calcoli per l'aiuto a fondo perduto

Lunedì 22 Marzo 2021 di Giusy Franzese
Bonus professionisti e partite Iva, modulo da compilare e calcoli da fare per l'aiuto a fondo perduto

All’Agenzia delle Entrate sono pronti. Appena il testo del decreto Sostegni sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale si completeranno gli ultimi tasselli per la predisposizione del modello da compilare per l’erogazione del contributo a fondo perduto per partita Iva, professionisti e piccole e medie imprese che hanno avuto perdite di fatturato a causa della pandemia. La piattaforma telematica già c’è e - tra decreto Rilancio, decreti Ristori, decreto Natale e per i centri storici - complessivamente in questo anno di emergenza pandemica ha già erogato bonus per più di 10 miliardi di euro ad oltre tre milioni di soggetti. Senza intoppi e grandi problemi. Complessivamente questa volta il bonus vale 11,5 miliardi di euro.

Il premier Mario Draghi in occasione della conferenza stampa di illustrazione del decreto ha fornito un obiettivo temporale: l’erogazione dei contributi a fondo perduto avverrà a partire dall’8 aprile.

Decreto Sostegno, imprese: in vista altri 30 miliardi di risarcimenti e liquidità

IL MECCANISMO

A breve lo staff del direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, quindi, metterà sulla piattaforma dedicata il nuovo modello che il contribuente dovrà compilare per fare richiesta del contributo a fondo perduto.

Sicuramente nel modello dovranno essere indicati codice fiscale, fatturato 2019 (non superiore a 10 milioni di euro), perdita di fatturato nel 2020. Se si vuole l’erogazione diretta sul conto corrente si dovrà indicare anche l’Iban che dovrà essere intestato allo stesso beneficiario. L’alternativa è la compensazione del credito con modello F24. La scelta dovrà riguardare l’intero contributo, in quanto non dovrebbe essere possibile suddividere l’importo.

Attenzione: chi ha diritto al bonus dovrà fare la domanda sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Essendo cambiati i requisiti per ottenere l’aiuto a fondo perduto, non ci sarà alcun automatismo. Per la compilazione del modello e la richiesta del bonus sulla piattaforma dedicata ci si potrà rivolgere anche ad un intermediario.

Stando alle precedenti esperienze il bonus, erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, dovrebbe essere effettivamente erogato entro 10-14 giorni dall’accettazione della domanda sul sito (tempo che servirà soprattutto per effettuare i controlli). Ovviamente chi prima inoltra la domanda, prima riceverà il bonus. Non ci sarà comunque nessun click day, tutti quelli che ne hanno diritto avranno il contributo, purché presentino l’istanza entro sessanta giorni dalla data di avvio della procedura telematica dedicata.

I BENEFICIARI

Si stima una platea di circa 3,5 milioni di contribuenti. Potranno beneficiare del bonus le persone fisiche titolari di partita Iva; i professionisti (ad esempio avvocati, commercialisti, architetti, ingegneri); le imprese di piccole o medie dimensioni con fatturato massimo di 10 milioni di euro; gli artigiani; gli iscritti alle gestioni separate delle diverse Casse previdenziali in possesso dei requisiti richiesti. Sono esclusi i soggetti la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del decreto; i soggetti che hanno attivato la partita Iva dopo l’entrata in vigore del decreto.

I REQUISITI

Oltre al tetto massimo di fatturato che nel 2019 non deve aver superato i 10 milioni di euro, per ottenere il bonus bisogna che nel 2020 ci sia stata una flessione dei ricavi pari ad almeno il 30% rispetto al 2019. Ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del predetto requisito.

L’IMPORTO

Gli aiuti al massimo arrivano al 30% delle perdite subite. Vanno da un minimo di 1.000 euro per le partite Iva individuali e 2.000 euro per le società, fino a un massimo di 150.000 euro per le imprese (anche artigiane), con 5 fasce percentuali in base al reddito. L‘importo del contributo a fondo perduto è determinato in percentuale rispetto alla differenza di fatturato rilevata tra il 2020 e il 2019, da moltiplicare per cinque fasce percentuali in base al reddito:

60% per le imprese con fatturato fino a 100.000 euro;

50% per le imprese con fatturato tra 100.000 e 400.000 euro;

40% per le imprese con fatturato tra 400.000 e un milione;

30% per le imprese con fatturato tra uno e 5 milioni;

20% per le imprese con fatturato tra 5 e 10 milioni.

IL CALCOLO

Per le imprese medio e piccole i numeri da tenere in considerazione per capire quale sarà l’importo del bonus a cui si ha diritto sono: la perdita mensile media, il coefficiente indicato nelle fasce sopra indicate. Vediamo qualche esempio.

Primo caso: professionista che ha fatturato 55.000 euro nel 2019 e nel 2020 si è fermato a 33.000. Avendo subito una perdita del 40% rientra nella platea di chi ha diritto all’aiuto. Per capire quale sarà l’importo deve calcolare il calo mensile medio del fatturato, dividendo per 12 il calo annuale: in questo si tratta di 1.833 euro. Tale cifra sarà poi moltiplicata per 60%, ovvero il coefficiente che spetta a chi ha un fatturato inferiore ai centomila euro. Il bonus a fondo perduto sarà quindi pari a 1.099 euro al mese, quindi visto che spettano due mensilità sarà pari a 2.198 euro.

Secondo esempio: imprese con fatturato 2019 pari a 900.000 euro, sceso poi nel 2020 a 550.000 euro (-38%). Il calo medio mensile è pari a 29.167 euro. Il moltiplicatore è pari al 40%, quindi il bonus sarà di 11.667 euro per due, ovvero 23.334 euro.

Per le attività professionali ed economiche che hanno aperto la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2020 il contributo spetta nella misura minima prevista, ovvero 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per le società.

© RIPRODUZIONE RISERVATA