​Bonus facciate, c’è la proroga ma è giallo sui tempi del 110%: la maxidetrazione durerà solo fino al 2021

Lunedì 19 Ottobre 2020 di Andrea Bassi
Bonus facciate, c’è la proroga ma è giallo sui tempi del 110%

Il governo promette che la proroga arriverà. Ma, almeno per ora, il superbonus al 110 per cento per la ristrutturazioni energetiche e sismiche degli edifici resta al palo. La misura rimarrà in vigore soltanto per il 2021. Niente allungamento di tre anni, come aveva chiesto a gran voce il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, e come aveva promesso il vice ministro dell’Economia Antonio Misiani. O almeno sarà così fino a quando non ci sarà la certezza che la misura potrà contare sulle risorse europee del Recovery fund.

Ieri il ministero del Tesoro ha provato a gettare acqua su una polemica diventata subito incandescente. «Il superbonus al 110%», hanno tuonato all’unisono i deputati grillini delle Commissioni Attività produttive e Ambiente della Camera, «è una misura rivoluzionaria che non a caso ha ispirato anche l’Europa: è impensabile non darle gambe prolungandola per almeno altri tre anni, anche se sarebbe ancora meglio renderla strutturale».

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Persino il blog delle Stelle è intervenuto. «Il superbonus al 110%», cita il post messo on line dall’organo ufficiale del Movimento, «è un’opportunità unica per il benessere degli italiani e per l’economia del Paese: case più efficienti e sicure, città più belle, uno slancio all’edilizia e posti di lavoro, tutto questo potendo usufruire sulla maxi detrazione fiscale dei costi di diversi interventi e anche risparmiare sulle bollette». Vista la tempesta in arrivo, il ministero dell’Economia si è affrettato a far sapere «la proroga del superbonus è già stata decisa ma non era oggetto della legge di bilancio 2021». La tesi, insomma, è che la misura per il prossimo anno è coperta, l’ulteriore estensione «è prevista e avverrà con i fondi del Recovery Plan sulla base dell’allocazione delle risorse che verrà decisa». Ma non è un mistero che i grillini guardino con un certo sospetto alle mosse del minstro del Tesoro Roberto Gualtieri e al modo come sono state distribuite le risorse della manovra tra le richieste dei vari dicasteri. 

Nelle bozze del Documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles (in pratica l’ossatura della manovra), sul fronte delle ristrutturazioni edilizie sono emersi diversi particolari. Il Tesoro ha deciso la proroga di tutti i bonus in scadenza a fine anno. Compreso lo sconto fiscale del 90% per il rifacimento delle facciate degli edifici (il cosiddetto «bonus facciate»), oltre all’ecobonus al 50% e al 65% sull’efficientamento energetico (caldaie a condensazione, infissi, etc), il bonus mobili del 50% con il tetto a 10 mila euro, e il bonus al 50% per le ristrutturazioni edilizie con il limite a 96 mila euro.

La preoccupazione per la sorte di una misura decisiva come il superbonus è diffusa tra le aziende e i proprietari. Stamattina è in programma (a distanza per le nuove restrizioni anti-Covid) l’assemblea dell’Ance, l’associazione dei costruttori, presente tra l’altro il ministri Patuanelli. Il tema sarà certamente tra quelli al centro dell’attenzione. Ieri si sono già fatte sentire le associazioni che rappresentano il comparto italiano dell’involucro edilizio (serramenti, facciate continue e schermature solari): «Le attuali scadenze temporali - fanno sapere - rischiano di vanificare un processo virtuoso avviato dal governo che necessita di un periodo adeguato per affermarsi e per produrre i risultati auspicati». Ancora più laconico il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa. Senza proroga, argomenta «sarebbe la fine dell’incentivo ancora prima della sua partenza».
 

Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 11:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA