Il bonus cultura per i diciottenni ridotto e in ritardo

Domenica 9 Febbraio 2020 di Lorena Loiacono
Il bonus cultura per i diciottenni ridotto e in ritardo

Maggiorenni senza un euro in tasca, il bonus cultura da 500 euro non arriva. Anzi, rischia anche di perdere i pezzi riducendosi a 300 euro. Il sistema online 18app, nato nel 2016 per contribuire alla formazione culturale dei ragazzi di 18 anni, aiutava le famiglie con voucher dal valore di 500 euro per acquistare libri, musica e spettacoli teatrali. Ma qualcosa si è bloccato: il bonus manca da troppo tempo. I nati nel 2001, quindi tutti coloro che hanno compiuto 18 anni nel 2019, stanno ancora aspettando l’attivazione della card mentre negli scorsi anni arrivava tra settembre e ottobre dell’anno in corso. Questo ritardo, inevitabilmente, sta mettendo in crisi circa mezzo milione di ragazzi che confidava nel fatto di poter spendere questi soldi.

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Con 18app è infatti possibile acquistare libri, in formato cartaceo e digital, biglietti per il teatro, il cinema o la musica dal vivo, musei, mostre monumenti, parchi archeologici e naturali, corsi di musica, danza e teatro, la musica registrata e i prodotti dell’editoria audiovisiva. Fino al 2019 il sistema ha funzionato, con 240 milioni di euro di finanziamento l’anno, nonostante qualche falla nella sicurezza: c’era infatti chi vendeva i voucher per farsi ripagare in soldi contanti mentre per i commercianti accreditati non sempre era semplice ritirare i pagamenti.

Comunque tra i giovani il bonus ha riscosso un alto gradimento: l’85% degli aventi diritto lo ha utilizzato e nel 70% dei casi, con quei soldi, venivano acquistati i libri per lo più in formato cartaceo. Poi, a seguire, la spesa andava su concerti, musica e cinema, teatro e danza. In tutto gli esercenti accreditati sono, ancora oggi, oltre 15 mila. Non tutti ne hanno beneficiato, si tratta di un contributo a cui accedere volontariamente: se ne fa richiesta insieme ai genitori e poi, con l’identità digitale, si utilizza accedendo alla 18app. Tutto avviene online: si tratta della modalità più comoda, probabilmente, visto che interessa ragazzi nati a cavallo del 2000, ed è proprio online che parte ora il tam tam per chiedere i decreti attuati al Ministero dei beni culturali. Sui gruppi social, creati appositamente per scambiarsi informazioni sul bonus, si chiede di rendere operativa la card per i nati nel 2001: mezzo milione di ragazzi che sono già diventati maggiorenni durante lo scorso anno.

IL TAM TAM
«Chiediamo l’attivazione immediata del bonus per i nati nel 2001 - spiega Gabriele Toccafondi di Italia Viva - i maggiorenni del 2019 stanno ancora aspettando. Per quanto riguarda invece i maggiorenni del 2020, manca ancora una parte di fondi: per arrivare alla copertura completa, i 240 milioni stanziati in passato, proponiamo di usare gli avanzi degli scorsi anni». Ad oggi infatti il bonus cultura è stato confermato per il 2020, prevedendo anche la possibilità di usarlo per acquistare gli abbonamenti ai quotidiani cartacei o online, ma dispone di soli 160 milioni di euro. Si tratta di un terzo in meno rispetto al 2019 e, quindi, si passa dai 500 euro a ragazzo agli attuali 350 euro. L’idea è quella di usare quel 15% che ogni anno non viene sfruttato per coprire quella parte che oggi manca.

Ma il bonus potrebbe comunque ricevere modifiche in futuro: «In legge di bilancio il provvedimento è stato rifinanziato - spiega Manuel Tuzi del M5S, membro della VII commissione cultura, scienza e istruzione - perché comunque va a ridurre un costo che altrimenti graverebbe sulle famiglie. Ma non è risolutivo. Sarebbe opportuno unificare tutte le carte e tutti i progetti per i giovani. La 18app può essere un inizio ma presenta ancora delle criticità da risolvere: il voucher di spesa, ad esempio, rappresenta una modalità di pagamento che può creare difficoltà importanti per i commercianti. Va migliorata: è una misura che, se strutturata bene e con i giusti correttivi, può essere di aiuto alle famiglie».
 

Ultimo aggiornamento: 18:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA