Bonus tagliato alle imprese, l’errore nel decreto aiuti. Freni (Mef): «Testo da correggere in tempi brevi, in arrivo tagli sulle accise»

Domenica 10 Luglio 2022 di Andrea Bassi
Bonus tagliato alle imprese, l errore nel decreto aiuti. Freni (Mef): «Testo da correggere in tempi brevi, in arrivo tagli sulle accise»

Sottosegretario all’Economia Federico Freni, dopo il bonus da 200 euro per le famiglie, il congelamento dell’aumento delle bollette e gli sconti sulla benzina, già si parla di un nuovo decreto-aiuti. Quando arriverà?
«Ci stiamo lavorando.

Credo che saremo pronti al più tardi per la fine del mese». 

Su quante risorse potrà contare il nuovo provvedimento?
«Grazie anche al buon andamento delle entrate potremo contare su circa 8 miliardi». 

Saranno tutti destinati ai nuovi aiuti?
«Vedremo: non va dimenticato che ci aspetta un autunno complesso e davanti abbiamo una legge di Bilancio che molto probabilmente dovrà stanziare risorse importanti su capitoli strutturali come il taglio del cuneo fiscale o la riforma delle pensioni». 

Un po’ di fieno va tenuto in cascina?
«Sarebbe prudente farlo». 

Cosa ci sarà allora nel prossimo decreto aiuti?
«Siamo ancora in una fase preliminare della costruzione del provvedimento. Comunque sicuramente ci sarà una proroga degli sconti sulle accise per benzina e diesel e una proroga per i crediti di imposta alle imprese per il caro energia». 

A proposito di questo, il mondo imprenditoriale ha duramente contestato il fatto che sia stato lasciato il vincolo del “de minimis” per accedere agli incentivi. Una regola, dicono le imprese, che di fatto rende inesigibile il credito?
«Ed hanno ragione: purtroppo, non è stato possibile correggere la norma immediatamente nel decreto aiuti. Ma interverremo per risolverlo. È un impegno». 

In tempo per il 16 luglio, la scadenza per esercitare il credito?
«Faremo in modo che per quella data ci sia una soluzione». 

Parliamo delle accise sulla benzina. Lo sconto scade a inizio agosto, fino a quando sarà prorogato?
«Sicuramente per un altro mese, ma vorremmo provare a fare qualcosa di piú». 

Dopo il bonus dei 200 euro che sarà pagato con gli stipendi di luglio a chi ha redditi fino a 35 mila euro, ci saranno altri interventi?
«Con la manovra di bilancio si interverrà sul cuneo contributivo dando fiato ai redditi più bassi e certamente sulle pensioni per evitare un ritorno alla legge Fornero».

Con quante risorse?
«Ancora presto per dirlo, dobbiamo aspettare la Nadef, la nota di aggiornamento sui conti pubblici, per capire quanti fondi saranno disponibili per la prossima legge di Bilancio». 

Lo scorso anno, in una situazione difficile, sono stati trovati 30 miliardi?
«È di certo un punto di riferimento anche per la prossima manovra. Dipenderà anche dall’andamento delle entrate e da quanto saremo in grado di sostenere concretamente la ripresa. Una politica espansiva richiede coraggio e idee chiare, ma anche un bilancio solido». 

La prossima legge di Bilancio è anche l’ultima della legislatura. I Cinquestelle sono in fibrillazione. Non c’è il rischio che il governo non regga alle tensioni in vista proprio della prossima manovra?
«Questo è il momento di rimboccarsi le maniche e di lavorare per gli italiani, non di dividersi inutilmente su temi ideologici. Mi auguro che alla campagna elettorale si possa pensare solo dopo aver fatto un buon lavoro»

Uno dei temi su cui le tensioni rischiano di esacerbarsi è quello del Superbonus. Dopo l’allargamento della platea dei cessionari la questione può dirsi chiusa o c’è spazio per altre modifiche?
«Nulla può dirsi chiuso sino a quando ci saranno imprese in difficoltà. Però ogni ulteriore modifica, quale che essa sia, va coordinata con le esigenze di bilancio dello stato, e da quel punto di vista siamo al limite». 

Un’ultima cosa. Si parla di una possibile sospensione della consegna di atti e cartelle fiscali per l’estate. È sul tavolo?
«L’Agenzia già normalmente ad agosto ferma le notifiche, ma stiamo pensando ad un modo per dare maggior respiro a famiglie e imprese».

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