Bonus attività fisica adattata, ultime ore per le domande: cos'è e chi può chiederlo

Le richieste vanno inoltrate entro il 15 marzo. Può usufruirne chi nel 2022 hanno dovuto sottoporsi a programmi di esercizi fisici prescritti

Martedì 14 Marzo 2023
Bonus attività fisica adattata, ultime ore per le domande: cos'è e chi può chiederlo

​Bonus attività fisica adattata. Mercoledì 15 marzo è l’ultimo giorno utile per chiedere di usufruire del credito d’imposta previsto quale contributo per le spese sostenute nello scorso anno dalle persone fisiche per lo svolgimento di Attività fisica adattata (Afa).

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Bonus attività fisica adattata, chi può chiederlo


La domanda può essere inviata, direttamente dall’interessato oppure da un suo incaricato, esclusivamente per via telematica tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate.


COS'E' E COME FUNZIONA
 

Il bonus, introdotto dalla legge di bilancio 2022, spetta per le spese documentate sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 per lo svolgimento di esercizi fisici prescritti per situazioni specifiche: patologie croniche o disabilità fisiche, svolti anche in gruppo sotto la supervisione di un professionista competente e in luoghi e strutture non sanitarie (come le “palestre della salute”), con lo scopo di migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita delle persone Le modalità applicative del tax credit sono state definite dal decreto Mef del 5 maggio 2022.

Il credito può essere portato in detrazione dell’Irpef risultante dalla dichiarazione dei redditi relativa al 2022. L’eventuale residuo non utilizzato potrà essere fruito negli anni successivi.

LE DOMANDE
Trascorsi dieci giorni dal termine di presentazione delle domande e, quindi, a dieci giorni dal 15 marzo, l’amministrazione finanziaria pubblica online il provvedimento con il quale comunica la percentuale del credito d’imposta a ciascuno assegnato rispetto all’importo richiesto in considerazione dei limiti delle risorse stanziate (1,5 milioni di euro per l’anno 2022). Il calcolo è effettuato rapportando la somma complessivamente disponibile all’ammontare dei crediti d’imposta richiesti. Il contributo è uguale al 100% nel caso in cui le richieste risultino inferiori alla dote spendibile.

Ultimo aggiornamento: 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA