Bonus 200 e 150 euro per i professionisti: stop del Ministero, ma i bonifici riprenderanno da domani. Cosa succede a chi non lo ha ricevuto

Mercoledì 19 Ottobre 2022
Bonus 200 e 150 euro per i professionisti: stop del ministero del Lavoro, ma le Casse private hanno già fatto i bonifici

Che succede al bonus 200 euro per i professionisti? E' effettivo lo stop del ministero del Lavoro al pagamento di questi bonus, anche quello da 150 euro, definiti anti-inflazione, e previsti daI decreti Aiuti per i professionisti, in virtù delle necessità di compiere accertamenti insieme alla casse previdenziali?

In una lettera alle Casse private, rilanciata nel primo pomeriggio dall'Ansa, il direttore generale per le Politiche previdenziali e assicurative Angelo Marano «raccomanda di non procedere alla liquidazione».

Tuttavia, ricevute le domande dei bonus dal 26 settembre, vari gli Enti hanno già effettuato migliaia di bonifici.

Poche ore dopo l'Ansa rilancia tuttavia una nota del Ministero: «In merito a notizie di stampa relative ai pagamenti dei bonus per i professionisti, si precisa che si tratta di una sospesione temporanea dovuta alla necessità di aggiornare, riorganizzando internamente alle direzioni generali del ministero, il sistema di monitoraggio della spesa, tenuto conto del plafond complessivo previsto dalla norma. Gli uffici del ministero, entro questa sera, daranno indicazioni alle Casse, per poter riavviare i pagamenti già da domani, giovedì 20 ottobre». 

Che cosa succede al bonus 200 euro

La lettera, inviata a 17 enti previdenziali privati e privatizzati delle diverse categorie professionali, chiede di fatto di sospendere la liquidazione per effettuare un attento monitoraggio della spesa. Nella comunicazione spedita dal dicastero del Lavoro si ricorda ciò che prevede l'articolo 5 del decreto ministeriale del 19 agosto scorso che ha disciplinato la misura: si affida agli Enti stessi «il compito di monitorare il limite di spesa, tramite comunicazioni con cadenza settimanale al ministero in merito ai risultati del monitoraggio delle istanze presentate e di quelle ammesse a pagamento, in modo tale che, ove si profili il verificarsi di scostamenti rispetto al limite di spesa, si possa rendere immediata comunicazione sulle risorse residue affinché non siano adottati altri provvedimenti concessori».

Riguardo a ciò, va avanti la missiva, poiché la gestione delle risorse stanziate con il decreto Aiuti che ha introdotto il bonus da 200 euro indirizzato ai professionisti con redditi al di sotto dei 35.000 euro nell'ultimo anno d'imposta (cui ne è seguito un altro, che ha stabilito l'indennità da 150 euro aggiuntiva, in caso di redditi inferiori ai 20.000 euro nel 2021, ndr) «è affidata alla Direzione Generale degli ammortizzatori sociali di questo ministero, le comunicazioni relative al monitoraggio settimanale, ai fini del rimborso delle somme a valere sul Fondo per l'indennità 'una tantum' per i lavoratori autonomi e i professionisti, devono essere indirizzate alla stessa Direzione».

 

Ciò stante, «le comunicazioni finora pervenute a questa Direzione saranno inoltrate alla competente Direzione generale degli Ammortizzatori sociali, alla quale dovranno altresì essere indirizzate le successive analoghe richieste da parte degli Enti interessati», si legge. E, dunque, alla fine della lettera si precisa che, «nelle more della prossima comunicazione alle Casse, da parte della Direzione degli Ammortizzatori sociali, delle istruzioni e dei relativi budget, si raccomanda di non procedere alla liquidazione delle indennità», anche con riferimento al bonus da 150 euro, fissato da un decreto «peraltro non ancora convertito in legge».

Ultimo aggiornamento: 17:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA