Bollo auto, domani la scadenza di maggio. Quando arriva l'eliminazione del superbollo?

Entro il 31 maggio tutti coloro a cui è scaduto il bollo auto annuale ad aprile sono obbligati a pagarlo. Intanto il governo sta ragionando sull'eliminazione del superbollo, ecco da quando.

Martedì 30 Maggio 2023 di Giacomo Andreoli
Le sanzioni per il mancato pagamento del bollo auto

Entro la fine del mese tutti coloro a cui il bollo auto è scaduto ad aprile saranno obbligati a pagarlo. Si tratta di una tassa invisa agli automobilisti e che va versata ogni anno. Questa volta, però, il pagamento si incrocia con le indiscrezioni provenienti dalla maggioranza di governo, che vorrebbe eliminare il superbollo con la prossima riforma fiscale.

Una prospettiva, però, che potrebbe non essere non immediata.

 

Bollo auto, quando va pagato?

Non esiste una scadenza univoca per il pagamento della tassa automobilistica: la data dipende dal mese di immatricolazione. Il bollo auto per un’auto nuova va pagata entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione. Se il veicolo è stato immatricolato negli ultimi giorni del mese, la scadenza slitta alla fine del mese seguente.

La scadenza annuale segue poi quella iniziale (ad esempio se la prima volta è stato pagato ad apriile, sarà così anche per gli anni successivi). Quindi per le per le persone a cui scade a fine aprile lo devono pagare entro domani, 31 maggio.

 

Chi è esentato dal pagamento

Sono esenti dal bollo auto le automobili di proprietà di persone disabili che rientrano nei requisiti previsti dalla legge 104; i veicoli intestati a organizzazioni che non hanno scopo di lucro; le auto storiche ultratrentennali e le minicar.

È prevista l’esenzione dal pagamento del bollo auto anche per i veicoli elettrici per i primi 5 anni dall’immatricolazione. Termine che in Campania si estende a 7 anni. Sono inoltre esenti le vetture consegnate ai concessionari per la rivendita.

In alcune regioni (Abruzzo; Campania; Friuli Venezia Giulia; Lazio; Liguria; Sardegna; Sicilia; Umbria; Valle d’Aosta) sono esenti anche i veicoli con alimentazione esclusiva a GPL o gas Metano o ibrida. In Puglia è prevista l’esenzione anche per i veicoli interessati da furto o demolizione. E così in Toscana, dove non sono tenuti a pagare il bollo anche i possessori di veicoli destinati al soccorso sanitario, veicoli delle organizzazioni di volontariato e delle organizzazioni non governative. 

L’esenzione per le onlus vale anche nella Provincia Autonoma di Trento e in Basilicata, Emilia Romagna e Lombardia. Infine per le auto storiche ultraventennali è prevista una riduzione del 50%

Vista la recente alluvione, i residenti nelle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini possono pagare le tasse automobilistiche in scadenza ad aprile 2023 e a maggio 2023 entro il 30 settembre 2023 senza aggravio di costi. I pagamenti sono effettuati senza l’applicazione di sanzioni e interessi se corrisposti entro il 2 ottobre 2023

 

Quanto costa e dove si paga

Il bollo auto si può pagare alle Poste, tramite l’apposito bollettino, con una commissione di 1,50 euro; presso i rivenditori di tabacchi convenzionati, con una commissione di 1,87 euro; presso le delegazioni Aci; le agenzie di pratiche auto abilitate. Si può pagare anche online sul sito dell'Aci, a costo zero per i soci Aci e a 1,87 euro di commissione per gli altri; con l'home banking delle banche convenzionate; su Poste online. Il bollo auto si può pagare anche presso gli sportelli bancomat. 

Il sito dell'Aci, inserendo targa e regione, indica la cifra da pagare. Se ci si vuole cimentare da soli per il calcolo è fondamentale partire dai kilowatt della vettura (indicati nel libretto di circolazione sotto la voce P.2) e la classe ambientale:

- I veicoli Euro 0 fino a 100 kW pagano 3 euro a kilowatt e 4,50 euro per ogni kilowatt oltre i 100;
- I veicoli Euro 1 fino a 100 kW pagano 2,9 euro a kilowatt e 4,35 euro per ogni kilowatt oltre i 100;
- I veicoli Euro 2 fino a 100 kW pagano 2,8 euro a kilowatt e 4,20 euro per ogni kilowatt oltre i 100;
- I veicoli Euro 3 fino a 100 kW pagano 2,7 euro a kilowatt e 4,05 euro per ogni kilowatt oltre i 100;
- I veicoli Euro 4, Euro 5 e Euro 6 fino a 100 kW pagano 2,58 euro a kilowatt e 3,87 euro per ogni kilowatt oltre i 100.

 

Cos'è il superbollo 

I veicoli con una potenza superiore ai 185 kW sono soggetti al pagamento di una tassa aggiuntiva, il cosiddetto superbollo.

- per i primi 5 anni dall’anno successivo a quello di costruzione si pagano 20 euro per ogni kW oltre la soglia;
- tra i 5 e i 9 anni dall’anno successivo a quello di costruzione 12 euro per ogni Kw oltre la soglia;
- tra i 10 e i 14 anni dall’anno successivo a quello di costruzione 6 euro per ogni Kw oltre la soglia;
- tra i 15 e i 19 anni dall’anno successivo a quello di costruzione 3 euro per ogni Kw oltre la soglia;
- dopo i 20 anni non è più necessario pagare il superbollo.

Per fare un esempio, quindi, un’Audi SQ7 con una potenza di 373 kW, paga 3.760 euro in più rispetto al bollo ordinario.

 

Quando potrà essere eliminato

L’imposta aggiuntiva, che frutta all’erario circa 100 milioni, era stata introdotta nell’ottica di raccogliere un maggior gettito fiscale da parte dei proprietari di vetture sportive e di lusso, un segmento di mercato che non sembra conoscere crisi e ha registrato utili anche durante la fase più dura della pandemia. A idearla era stato il governo guidato da Mario Monti. Erano i tempi dell’austerity, quando lo spread tra i Btp e i bund tedeschi aveva raggiunto vette inimmaginabili e i decreti portavano il nome di “salva-Italia”.

La maggioranza ragiona sull’eliminazione del superbollo, all’interno di una possibile sforbiciata ai micro tributi. Per la sua cancellazione, però, potrebbe volerci un po', visto che la delega fiscale dovrebbe entrare nel vivo con i decreti attuativi di peso solo nel 2024.

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