Bollette, Meloni: «Pronti 32 miliardi contro il caro energia. E ora tocca alla Ue»

Il premier: subito interventi per calmierare il prezzo del gas. E per la riforma delle pensioni fondi dalle modifiche al Reddito

Sabato 5 Novembre 2022 di Andrea Bassi e Francesco Malfetano
Bollette, Meloni: «Pronti 32 miliardi contro il caro energia. E ora tocca alla Ue»
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Un provvedimento da 9 miliardi e mezzo di euro è in arrivo la prossima settimana per mitigare gli effetti del caro energia sulle bollette italiane. È questa la più immediata tra le misure su cui il governo apporrà la firma. Ad annunciarlo è la premier Giorgia Meloni che, durante la conferenza stampa seguita al consiglio dei ministri che ha licenziato la Nadef, nel chiarire che si tratta di risorse liberate principalmente grazie all’extra gettito dell’Iva, ha anche sottolineato l’impegno massiccio assunto in vista del prossimo anno. 

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«Per il 2023 abbiamo fatto un scelta importante - ha chiosato - Abbiamo previsto un indebitamento netto al 4,5% che poi va a calare fino al 3% nel 2025, e questo ci consente di liberare 22-23 miliardi che ugualmente intendiamo usare in via esclusiva per il caro energia».

In pratica, come illustrato nel dettaglio dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha parlato di «un approccio prudente, realistico e sostenibile», l’esecutivo si è assunto la responsabilità di far crescere il deficit per ottenere un tesoretto da oltre 30 miliardi a fronte di una previsione di crescita per il prossimo anno dello 0,6% del Pil.


Una scelta - quella di impegnare tutte le risorse contro il caro bollette - che però comporta il necessario autofinanziamento delle altre misure, che dovranno cioè trovare al loro interno i soldi necessari ad attuarle. Cosa significa? Che, per esempio, per finanziare la riforma previdenziale con l’introduzione di quota 41 con 61 o 62 anni di età, le risorse potrebbero arrivare dalla revisione del Reddito di cittadinanza. «Faremo scelte politiche» ha infatti sottolineato Meloni. 


L’EMENDAMENTO
Tornando al fronte energetico, in conferenza stampa è stato anche chiarito dalla premier come, nelle more del decreto Aiuti ter verrà inserita un’ulteriore misura per «liberare alcune estrazioni di gas italiano facilitando le concessioni in essere e immaginandone nuove». In pratica si consentiranno nuove trivellazioni per ottenere sul medio lungo periodo gas a «un prezzo molto vantaggioso» da destinare alle imprese energivore. «Bisognerà specificarlo meglio - ha aggiunto la leader di Fdi -Ma il prezzo sarà valutato sulla percentuale del rapporto con l’andamento del gas e comunque con un tetto». Inoltre, «per rendere la nazione il più possibile autonoma» con 15 miliardi di metri cubi sfruttabili nei prossimi 10 anni. Chiaramente però, sul fronte energetico si attende anche «la risposta giusta e necessaria della Ue». «Il prezzo del gas sta scendendo» ha continuato Meloni, affiancata in conferenza anche dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto, ma «non durerà molto se non ci saranno segnali seri e concreti». Si guarda quindi al consiglio dei ministri dell’Energia del 24 novembre, quando «speriamo ci saranno nuove determinazioni». Un pressing che, al rientro dal triplo vertice di Bruxelles di giovedì in cui ha anche assicurato il perdurare del sostegno italiano a Kiev, per Meloni si traduce anche in un primissimo via libera ottenuto sulle modifiche del Pnrr da parte della Commissione Ue. 


Non solo. Nel cdm di ieri oltre al riordino delle competenze ministeriali (in cui si segnalano forti divergenze tra i ministri Calderoli, Casellati e Musumeci) è stata anche assegnata la delega ai servizi al sottosegretario Alfredo Mantovano.  Complice la presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa e degli ultimissimi avvenimenti, ampio spazio è stato dedicato ai temi caldi come migranti e rave. Sul primo punto in particolare, il ministro ha chiarito l’approccio che l’esecutivo ha in mente di tenere rispettando le «esigenza umanitarie»: «Abbiamo adottato un decreto interministeriale con cui abbiamo imposto alla nave Humanity 1, quando arriverà, di fermarsi in rada. Potrà permanere nelle nostre acque territoriali solo per il tempo necessario per consentirci di vedere se a bordo ci siano eventuali emergenze di carattere sanitario o di altro tipo». Per quanto riguarda le manifestazioni illegali infine, Meloni ha prima invitato le opposizioni ad avanzare le loro «norme migliorative» in Parlamento e poi sottolineato come l’intenzione del governo non sia limitare le «possibilità di divertirsi dei giovani» ma «far rispettare le leggi».
 

Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 08:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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